Medico non va a casa della paziente perché senz'auto: condannato per rifiuto d'atti d'ufficio
Il professionista era stato chiamato per l'accertamento di morte di un'anziana, ma si era giustificato affermando di un avere la vettura per muoversi
“Non posso venire, non ho la macchina”, ma per i giudici è rifiuto di atti d’ufficio e scatta la condanna a sei mesi.
Secondo i giudici di appello, che hanno confermato la condanna in primo grado, integra “il delitto di rifiuto di atti d’ufficio la condotta del medico che rifiuta senza giustificato motivo la richiesta di recarsi presso l’abitazione di una paziente per constatarne il decesso, su esplicito invito formulato dalla figlia della deceduta”.
Secondo la Corte d’Appello non vale come giustificazione il fatto che l’imputato non disponesse di un’auto per recarsi presso l’abitazione della richiedente, in quanto “è onere del medico munirsi degli strumenti necessari per svolgere le funzioni di cui è incaricato”.