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Cronaca

Muore dopo un'operazione, indagati undici medici dell'ospedale di Perugia

Ad essere iscritti nel registro degli indagati in tutto 11 medici (4 chirurghi e 7 anestesisti) che dovranno adesso rispondere dell'accusa di omicidio colposo

La diagnosi sembrava chiara:c'è un  tumore e va operato. Questa l’unica strada per guadagnare anni di vita preziosi. Questo l’unico barlume di speranza dopo quella notizia arrivata come un fulmine a ciel sereno. Immediato il ricovero al Santa Maria della Misericordia di Perugia. Ma qualcosa va storto. Dopo due operazioni, le stesse che gli avrebbero dovuto salvare la vita, il paziente, un uomo di 72 anni, muore.

Parte la denuncia dei familiare che vedono crollare come un castello di carta le loro certezze. Il pm Manuela Valentini apre un’indagine per omicidio colposo. Nel registro degli indagati vengono iscritti in tutto  undici medici del nosocomio perugino. A dare risposte alle domande sarà l’autopsia che effettuerà il medico legale Massimo Lancia.

In queste ore si cerca di capire cosa realmente sia successo. A causare la morte dell’uomo potrebbero, infatti, essere stati diversi fattori. Come le numerose operazioni, in tutto tre, che hanno aggravato le condizioni dell’uomo, già disperate a causa della malattia.

L’uomo con un tumore al colon era stato ricoverato il 9 dicembre. Tutto inizialmente sembrava essere andato per il meglio, fino a quando il 72enne, non ha iniziato ad accusare forti dolori. Dopo essersi sottoposto alla Tac, l’uomo è stato costretto a tornare in sala operatoria. Il decesso, alla fine è sopraggiunto lunedì scorso. Adesso la famiglia chiede giustizia, mentre gli 11 medici (4 chirurghi e 7 anestesisti) dovranno difendersi dalle accuse. La notizia è stata riportata dal "Il Messaggero Umbria" nell'edizione di oggi 9 gennaio. 

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