Maxi truffa milionaria, clonavano le carte di credito: base operativa in Umbria
L'operazione "Card & Bros" aveva portato a galla un losco giro d' affari in tutta Italia. Diciotto gli imputati a processo, ora si torna in aula il prossimo 28 marzo 2017
Un maxi giro di carte di credito clonate, quello scoperto dalla polizia Postale in merito all’inchiesta “Card & Bros”, che ha portato a galla una vera e propria associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla appropriazione indebita, che agiva in tutta Italia. I fatti risalgono al 2011 e sono in tutto 18 gli imputati - tre dei quali difesi dall’avvocato Massimo Brazzi - rinviati a giudizio, si tornerà in aula il 28 marzo 2017.
Tutto è partito dalla segnalazione di un noto sito di vendite online, che ha individuato una serie di anomalie nei pagamenti per vendite di oggetti che venivano recapitati a Gualdo Tadino, in provincia di Perugia. Secondo quanto appurato la gang acquisiva carte di credito (alcune delle quali provenienti da furti) e tramite skimmer e phishing venivano clonate per fare acquisiti. La merce veniva recapitata a Gualdo Tadino e poi veniva rivenduta.