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Cronaca

Evasione da capogiro dell'Iva, l'imprenditore perugino arrestato chiede il ritorno in libertà

Fissata la data del Riesame per l'imprenditore Mauro Olivi, indagato insieme a 12 persone nell'ambito di una maxi evasione dell'Iva e frode nel commercio del carburante

Chiede di tornare in libertà Mauro Olivi, l’imprenditore perugino originario di Panicale, arrestato nelle settimane scorse dalla Guardia di Finanza in merito all’indagine su una presunta maxi evasione milionaria e frode nel carburante e che ha portato ad altre 12 misure cautelari.  Dopo che il gip ha rigettato la richiesta di scarcerazione avanzata dalla difesa dell’imprenditore – gli avvocati Fernando Mucci e Francesco Blasi, ora tentato la carta del Riesame per chiedere il ritorno in libertà del loro assistito. E’ fissata per domani pomeriggio l’udienza dinanzi ai giudici del tribunale della libertà.

Frode del carburante, 13 arresti: in manette anche imprenditore umbro, evasione da capogiro

Nel corso dell'interrogatorio di garanzia, l'imprenditore Olivi, alla presenza dei suoi legali, ha tentato di difendersi, spiegando di aver sempre pagato l'Iva e di aver comprato carburante a chi glielo proponeva a prezzi più bassi, ma secondo l'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip, è stato ricostruito come avrebbe, in qualità di partecipe, messo a disposizione dell’organizzazione la società commerciale da lui amministrata. Quest’ultima sarebbe stata  il “tramite” attraverso il quale il sodalizio avrebbe immesso in Umbria il carburante in commercio a prezzi fuori mercato. In questo modo scrive il gip: “Contribuendo al perfezionamento dei meccanismi fraudolenti messi in opera dal sodalizio concordando con altri due indagati la fatturazione delle società cosiddette cartiere”.

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