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Cronaca

Massimiliano Donnari porta nel mondo la sua Perugia con opere ironiche e stupefacenti

Massimiliano Donnari è un artista atipico: un uomo d’affari che si sdoppia, cercando la sua ora d’aria nello studio-atelier, dove realizza specialissime opere materiche

Massimiliano Donnari è un artista atipico: un uomo d’affari che si sdoppia, cercando la sua ora d’aria nello studio-atelier, dove realizza specialissime opere materiche. Sono lavori intrisi di intelligente ironia. Ritratti di personaggi del mondo dell’arte e della comunicazione, realizzati con bric-à-brac di monetine, oggetti in disuso, materiali di scarto riportati a dignità. Così incontriamo la Vanoni o Elisabetta d’Inghilterra. 

Tutti contestualizzati in una dimensione che evoca il brand “Incoscienza dell’essere”, intesa come “inconsapevolezza” o anche, riprendendo il detto perugino, “in coscienza”. A significare: io li vedo così. Demistificati, calati in una dimensione che più umana non si può. Insomma, ironia anche nel titolo dell’esposizione, in ironico richiamo all’“insostenibile leggerezza” di Kundera che per Mamo diventa “leggerezza tangibile”.

Autodidatta e sperimentatore, Massimiliano ha cominciato solo da un paio d’anni, a le sue opere sono già un must. La mostra da Artemisia è stata un successo strepitoso… in tempi nei quali non si vende uno spillo. Nel finissage della mostra, Mamo ha riproposto una nuova figurazione dell’avvocato Gianni Agnelli (foto), visto che la prima versione era stata prontamente acquistata.

Auguri a questo artista per autentica passione che porta in giro per qualificate Gallerie il nome e l’immagine di Perugia. Mamo si è infatti divertito anche a rappresentare il Generale della musica (a simboleggiare Umbria Jazz) e il Generale della Cioccolata. Ed è inutile citare i fin troppo noti riferimenti identitari. 

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