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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

La comunità cinofila di Perugia piange la morte dello splendido labrador Dora, mascotte cittadina

Un cane, Dora, ormai assurto al riconosciuto ruolo di mascotte dell’acropoli. Il labrador quattordicenne era solito, infatti, passeggiare per le vie del centro col suo padrone Cianelli

Cordoglio per Dora. La comunità cinofila della Vetusta, solidale con Giuliano Cianelli, piange la morte dello splendido labrador Dora. Un cane, Dora, ormai assurto al riconosciuto ruolo di mascotte dell’acropoli. Il labrador quattordicenne era solito, infatti, passeggiare per le vie del centro col suo padrone Cianelli,  figura ben nota per essere stato dipendente dell’amministrazione comunale. Cianelli, musicologo e musicofilo raffinato, persuaso animalista, defensor Frontonis, è noto per le sue battaglie a difesa dell’ambiente e dell’urbs perusina.

Un appuntamento fisso era la sgambata mattutina al Frontone dove, mentre Dora dava sfogo alla sua vitalità, Giuliano teneva d’occhio le criticità del più antico giardino della città, per poi assumere prese di posizione pubbliche sui diversi mezzi di comunicazione. Con atteggiamento anticonformista e irriducibile contro gli scempi ai quali è talvolta sottoposto il nostro patrimonio storico, artistico e paesaggistico.

“Dora, figlia di Dora e nipote di Stecca – dice commosso Cianelli – era un cane amatissimo, sia dagli altri cani che dai rispettivi padroni. Ne ho atteso la nascita e l’ho tenuta come la rosa al naso: una compagna deliziosa e piena d’amore”. “Una bestia sensibile e garbata, pacata e civilissima – aggiunge – tanto che la chiamavano tutti ‘principessa’ per queste sue qualità”. Ecco come un caso privatissimo può divenire materia di cordoglio collettivo. Ciao, Dora.

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