Attentati Bruxelles, bombe davanti alla sede Umbria: preoccupazione per tre dipendenti
L'attentato terroristico segue di tre giorni l'arresto di Salah Abdeslam, il principale ricercato per gli attentati di Parigi
Momenti di apprensione per le tre dipendenti della Regione Umbria che lavorano nella sede dell'Umbria a Bruxelles. Le bombe degli estremisti islamici sono esplose alla fermata metro che porta diretta agli uffici operativi dell'Umbria per il Comitato delle Regioni Europee.
A dare le prime informazioni sul loro stato di salute è stata la governatrice Catiuscia Marini che si è detta subito molto preoccupata per quello che stava accadendo. La Presidente ha tentato immediatamente di mettersi in contatto con Chiara, Livia e Paola, questo il nome delle tre donne che lavorano nella capitale belga. Fortunatamente sono tutte al sicuro. Solo Paola si trova negli uffici della Regione Umbria. Attimi di panico invece per Chiara che nel momento in cui sono esplose le bombe era proprio all'aeroporto. Nonostante lo shock è in buone condizioni fisiche. Mentre Livia - dipendente dell'ufficio di presidenza - si trova nel suo appartamento di Bruxelles. Non è uscita di casa per andare al lavoro, appena appresa la notozia del primo attentato all'aeroporto.
Attentati a Bruxelles, la testimonianza di Paola: "Sono stata fortunata: è un incubo"
Dalle prime informazioni è ormai noto che le prime due esplosioni sono state all'aeroporto di Bruxelles Zaventem alle 8 del mattino. In tutto sarebbero morte 13 persone, ma il bilancio potrebbe salire. Esattamente un'ora dopo sono esplose due bombe in centro, alle fermate di Metro Maelbeek e Schumann, vicino alle istituzioni europee. L'attentato terroristico segue di tre giorni l'arresto di Salah Abdeslam, il principale ricercato per gli attentati di Parigi.
Le parole della Presidente dell'Umbria: "Sono angosciata per quello che sta accendendo a Bruxelles. Sono vicina a Livia, Paola, Valeria che lavorano presso la sede della Regione Umbria. La mia mente va alle tante volte che sono transitata in quell'aereoporto ed anche le ore trascorse in attesa dei voli.... Bruxelles e' un simbolo per tutti i valori della nostra Europa a cominciare dalla democrazia".
SALVATA DA UNA SCONOSCIUTA - A Bruxelles c'era anche la deputata umbra Tiziana Ciprini che doveva partecipare ad una seduta al Parlamento Europeo. "Sono stata salvata da una sconosciuta: ecco cosa sta accadendo dopo l'attacco dell'estremismo islamico".
TESTIMONI, STORIE E TIMORI - La Farnesina ha comunicato che ci sarebbero italiani tra i 136 feriti. Per questo motivo Regione e Università hanno preso contatti con il ministero degli Esteri. Stanno bene Livia e Chiara collaboratrici della Presidente Marini. La mail di una famiglia umbra trasferita a Bruxelles da anni: "E' il caos".