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Cronaca

Il Personaggio - Un'autrice mugnanese tra giornalismo, romanzo, poesia e Aldo Capitini

Un’autrice mugnanese tra giornalismo, storia, poesia, narrativa, antropologia. Parliamo di Marilena Menicucci: un cursus honorum di prestigio nel giornalismo (Corriere della Sera, Il Messaggero, Paese Sera), collaborazioni su riviste di carattere culturale, sociale e pedagogico, con all’attivo numerosi scritti di testimonianze sulle vicende del territorio perugino. Allieva di Aldo Capitini, Marilena ne contamina il messaggio filosofico e civile con una fede intimamente vissuta e pubblicamente testimoniata.

Attenzione particolare ai temi della fede e all’universo femminile con testi come “Il rosario delle donne” e “La domenica delle donne” che si collocano tra storia locale, narrativa e antropologia. Un successo notevole è stato “Presi per i capelli”, indagine irrituale nel mondo del cinema, del costume, della letteratura. Importanti i volumi autobiografici “Kalè, Kalè. Storia di un’adozione” e “La maestra e lo scolaro”, entrambi usciti da Editori Riuniti.

Marilena pubblica ora da Gallucci “Senza punto”, antologia poetica 2000-2016, arco temporale in cui si dipanano numerose raccolte di vaglia. Il volume può adeguatamente definirsi “poesia della sfida, della scommessa, del rischio: il rischio
della speranza”. Le poesie rimandano alle quattro stagioni e a occasioni quali Natale, Pasqua, vicende privatissime,
ma di ampio significato generale. Nella sezione “Primavera” si canta la Pasqua come occasione di riflessione sul sacro, ma anche come persuaso ritorno alla tradizione.

Non mancano suggestioni musicali da Debussy o stimoli personali: il compleanno (e la scomparsa) della poetessa Amelia Rosselli e del poeta Vito Riviello. La sezione “Estate” racconta di viaggi e amicizie, come quella col poeta Filippo Bettini e la fotografa Edith Dzieduszycka. L’“Autunno” è ricco di osservazioni della natura e celebra il ricordo dell’amico Andrea Zanzotto.

L’“Inverno” racconta il Natale. L’ultima sezione riunisce poesie raccolte in ospedale, insieme al ricordo di fioretti del mese di maggio in onore della Madonna. Oltre all’italiano standard, il volume include qualche scritto in francese e in lingua perugina (“L’albero fulminato”) nella variante paesana mugnanese. Marilena vive da decenni a Roma e porta orgogliosamente nella capitale il nome e la civiltà del Grifo. “Senza punto”, un libro in cui si cercherebbe vanamente una scansione dettata dall’interpunzione. Il ritmo è dato dalla sincerità e dall’effusione del sentimento

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