Maxi carico di droga a Perugia, beccati con cinquanta chili nell'auto: tre condanne
A finire nei guai il presunto acquirente, originario dell'Albania, il corriere (cioè il conducente dell'auto con all'interno il carico di droga), e i due committenti: padre e figlio di Brindisi
Un maxi carico di marjiuana da cui si sarebbero potute ricavare ben oltre 15mila dosi singole e quattro persone, tra cui padre e figlio, finiti in manette dopo che la mobile intercettò il carico proveniente dalla Puglia a Perugia a fine dicembre 2016. A finire nei guai il presunto acquirente, originario dell'Albania, il corriere (cioè il conducente dell'auto con all'interno il carico di droga), e i due committenti: padre e figlio di 63 e 36 anni, originari di Brindisi.
Oggi, dinanzi al giudice Valerio D’Andria, è stato condannato con la formula del rito abbreviato a due anni e nove mesi il corriere che viaggiava a bordo dell’auto dove fu scoperto il carico di droga, padre e figlio (ritenuti i committenti ) rispettivamente a tre e due anni di reclusione, mentre l’imputato albanese che ha scelto il processo ordinario è stato rinviato a giudizio. Secondo le indagini della mobile, coordinate dalla procura, sarebbe stato lui l’acquirente e destinatario dei 50 chili di marijuana. Il pm Giuseppe Petrazzini, titolare del fascicolo d'indagine, aveva chiesto una condanna a quattro anni e mezzo di reclusione.
La Mobile ritrovò l'ingente carico di droga sul sedile posteriore della macchina dell'uomo originario di Fasano che secondo gli inquirenti aveva il ruolo del corriere. A bordo di un'altra macchina, padre e figlio anche loro pugliesi, erano arrivati nel parcheggio di un supermercato a Ponte Felcino poco prima dell'arrivo del carico di marijuana. Il collegamento fra gli indagati, era emerso tra l'altro dai vari contatti telefonici avvenuti. Gli avvocati difensori sono, tra gli altri: Michele Nannarone, Donatella Panzarola, Barbara Romoli.