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Cronaca

Raggirato noto dj perugino, versa più di seimila euro per un'auto mai consegnata

La vicenda è approdata in tribunale. Ad essere ascoltato il padre del dj che ha confermato tutta la vicenda. Ecco la bizzarra storia

Beffato e truffato da chi si fidava. Protagonista della vicenda, approdata oggi in tribunale, il dj perugino Manuel Ribeca. Stando agli atti, il giovane avrebbe versato ben 6.100 euro per un'auto che si è volatizzata nel nulla insieme alla consistente somma di denaro. Stando a quanto testimoniato oggi in aula dal padre del dj, l'uomo si era impegnato a cedergli da lì a poco tempo una Mercedes SLK. Il giovane Ribeca avrebbe, quindi, versato prima una somma di 5.100 euro tramite assegno ed i restanti 1.000 avrebbe deciso di consegnarli in contanti.

Inizialmente tutto sembra filare liscio, ma i continui ritardi e le scuse accampate dall'uomo aprono il dubbio. Succede così che l'intermediario, messo con le spalle al muro dal noto dj, decide di vuotare il sacco e di raccontare la sua verità, affermando: “Ho dovuto dare i soldi ad alcuni usari e non sono riuscito a consegnare l'assegno alla concessonaria”.

Manul Ribeca a quel punto si dirigere dalle forze dell'ordine e denuncia il tutto. Dei soldi al momento neanche l'ombra, per non parlare dell'auto. Ora si è aperto il processo a carico dell'intermediario per appropriazione indebita. Ad essere ascoltato dal giudice il padre della vittima che in aula ha confermato la versione dei fatti. Prossima udienza fissata per il 16 dicembre, giorno in cui dovrebbe essere ascoltata la vittima. Il dj e il padre si sono comunque costituiti parte civili, sono difesi rispettivamente dai legali Favio Mennella e Anna Russo.

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