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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Piazza della Repubblica. Politici e cittadini tutti insieme per la pace... non solo in Ucraina ma in ogni territorio martoriato dalla armi

Piazza della Repubblica. Politici e cittadini tutti insieme per la pace… appassionatamente. Manifestazione partecipata nella giornata di digiuno e di preghiera indetta a favore dell’Ucraina. Sono (siamo!) in tanti: dal sindaco di Perugia e quelli di molti Comuni umbri. Ma sono presenti anche esponenti della politica provinciale e regionale. Rappresentanti di un sentire comune. Non ne riporto i nomi per non far torto a qualche “dimenticato”. Coordinati da Flavio Lotti della Tavola per la Pace. Egli riprende le parole del discorso domenicale del Santo Padre e ne rilancia i contenuti. Parole rituali, ma reiterate con persuasa convinzione di carattere pacifista.

Sebbene le parole di Lotti giungano con difficoltà – causa un gracchiante amplificatore, impari alla bisogna – il senso è chiaro. Non ci pare di aver distinto il nome di Aldo Capitini. Lo ripetiamo noi, ad ogni buon fine. Per motivi identitari, ideali, filosofici, esistenziali. Aderiscono e condividono anche delle giovani ucraine, accorse a dar man forte. Portano cartelli scritti alla meglio (foto) insieme a tante storie personali, intrise di cultura e umanità, ma anche di dolore e nostalgia, che confliggono con la “grande” storia, scritta a colpi di cannone. Una di loro indossa uno scialle in cui, nell’alfabeto cirillico, sono riportati due versi del massimo poeta ucraino: “Combattete per la Patria. Dio verrà in vostro aiuto”.

Piazza della Repubblica, manifestazione per la pace in Ucraina

Manifestazione rituale, ma non di rito. Distante dal senso di stanca ritualità che connota certi eventi. Ci sono, invece, accesa partecipazione, convinzione, entusiasmo. Si spera che non siano solo parole, semplici “flatus vocis”, ma si trovino occasioni di concreta solidarietà. Perugia e l’Umbria stanno facendo la propria parte. Coi fatti non con le chiacchere. Ci giunge, da parte di Radicali Perugia (Associazione Giovanni Nuvoli) l’appello-invito al sindaco Romizi a illuminare Palazzo dei Priori con le bandiere dell’Ucraina e della Unione Europea.

Potrebbe essere una buona cosa. Niente più che un simbolo, s’intende! Ma Oscar Wilde ha scritto che l’uomo ha bisogno di simboli. Perché, forse, lui stesso è un simbolo. E di simboli, viviamo. Come di sogni e di speranze. Di illusioni, forse. L’importante è crederci.

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