Maltrattamento cani, controlli della Forestale: 33 denunce
Da Febbraio, la Forestale ha portato avanti sul territorio regionale dei controlli sugli allevamenti di animali d'affezione (ma anche di altre tipologie) per verificare il rispetto delle normative vigenti
In provincia di Perugia a seguito delle verifiche sugli allevamenti dei cani sono state elevate complessivamente 18 notizie di reato con trentatre persone complessivamente deferite all’Autorità Giudiziaria da parte della Forestale.
I reati contestati vanno dal maltrattamento di animali ( art. 544 ter codice penale per avvelenamento e morte di cani per esche e bocconi avvelenati disseminati nel territorio, zone di Città di Castello, Nocera Umbra ) all’uccisione di animali ( art. 544 bis C.P. tra cui sette cuccioli rinvenuti entro sacchetti di plastica nell’eugubino ed un cane morto ancora legato alla catena in comune di Cascia) all’abbandono di animali e detenzione in condizioni incompatibili con la loro natura ( art. 727 C.P. comune di Cascia ) e al commercio e traffico illegale di animali d’affezione nell’eugubino.
Inoltre, sono stati contestati illeciti penali relativi alla realizzazione di strutture adibite a canili realizzate senza le previste autorizzazione urbanistiche ( violazione D.P.R. 380/01 ).
Per quanto riguarda le violazioni di natura amministrativa sono stati elevati complessivamente 207 verbali amministrativi per l’importo complessivo di euro 45.991. Nello specifico: 185 verbali per 20.508 euro hanno riguardato la mancata identificazione e registrazione dei cani all’anagrafe canina o la mancata denuncia di morte o di trasferimento dei cani, mentre numero 22 verbali amministrativi per l’importo complessivo di euro 25.483 hanno riguardato la mancanza dell’autorizzazione sanitaria.
In particolare i controlli hanno riguardato i possessori di cani utilizzati per l’attività venatoria con particolare riguardo a quelli destinati alla caccia al cinghiale.