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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Perugino allontanato da casa, voleva sterminare la famiglia per dedicarsi ai suoi hobby

Tutto ha inizio dieci anni fa, quando l'uomo durante una vacanza si innamora follemente della sua futura moglie

L'ennesime triste storia di un padre violento e di una donna che deve fare i conti con un uomo che non sa rispettare la sua dignità. Protagonista della vicenda un perugino di 44 anni, allontanato dalla propria abitazione dagli agenti della Questura di Perugia. L'uomo era sempre apparso tranquillo. Uno come tanto, insomma, con una casa, una famiglia e con diverse passioni, ma capace dietro le mura domestiche, di tramutarsi in un essere violento e senza remore.

Tutto ha inizio 10 anni fa, quando all'età di 34 anni conosce in vacanza la sua futura consorte, chiedendole immediatamente di andare a vivere con lui. I primi screzi si manifestano quando lei, ben 9 anni fa, mette alla luce il loro primogenito: il ragazzo non si sente “pronto” per diventare padre, perché troppo preso dalle sue varie attività sportive e dal lavoro, ai quali dedica quasi la totalità del suo tempo, trascurando la amiglia.

La situazione si aggrava quando la coppia ha un altro figlio, questa volta una bambina: l’uomo è sempre più assente da casa, non vuole saperne dei propri figli, che in alcune occasioni abbandona quando si trova solo con loro, costringendo la compagna a lasciare il suo lavoro ed attuando seri propositi di minaccia e di violenza.

Il padre minaccia, anche con un biglietto dattiloscritto e lasciato nella tasca di una giacca della donna, di essere disposto, in un ipotetico raptus di follia, ad ucciderla, ad uccidere i loro figli, ed eventualmente a suicidarsi per evitare le conseguenze della giustizia. Nella circostanza, simula addirittura, per ingenerare ancor più spavento nella sua vittima, una macchia di sangue sui suoi indumenti, facendo riferimento anche alle modalità dell’esecuzione dei suoi propositi assassini. Le minacce ben presto vengono accompagnate da fatti di violenza: in alcune occasioni, scagliandosi contro la compagna, le prende il collo tra le mani e prova a strangolarla.

Per un certo periodo viene così affidato alle cure mediche di uno specialista psichiatrico il quale individua nei suoi comportamenti i segni di un vero e proprio squilibrio e gli somministra dei farmaci che, almeno provvisoriamente, lo tranquillizzano. In seguito, arbitrariamente, decide di interrompere la cura e gli episodi di violenza si verificano di nuovo e sempre con maggiore pericolosità per la donna e per i bambini: la stessa famiglia dell’uomo, alla quale la giovane mamma si rivolge per una disperata richiesta di aiuto, sembrano minimizzare i fatti negandone la gravità.

A questo punto la donna prende i bambini e abbandona il compagno violento e la loro casa, prendendo la drastica decisione di rivolgersi alle Forze dell’Ordine per denunciarlo e per chiedere aiuto: la Sezione “Reati contro la Persona” della Squadra Mobile di Perugia ha tempestivamente investito l’Autorità Giudiziaria competente che altrettanto tempestivamente ha posto in essere il provvedimento per evitare il peggio.

Il Gip di Perugia, esaminato il lavoro di ricostruzione, ha disposto l’allontanamento dalla casa familiare del padre violento, nonché il divieto di comunicare con qualsiasi mezzo con la compagna e con i figli. In caso di violazione delle prescrizioni imposte, lo stesso andrebbe incontro a conseguenze più severe.

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