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Cronaca

Maltratta e picchia il marito: moglie condannata, ma l'Appello ribalta tutto

L'imputata per maltrattamenti in famiglia nei confronti dell'ex coniuge, è stata assolta questa mattina dopo la condanna in primo grado a due anni di reclusione. Tutta la vicenda

Una storia familiare fatta di soprusi, umiliazioni, botte. Ma questa volta, la vittima è il marito. A finire a processo, con tanto di condanna in primo grado a due anni di reclusione, è stata la ex moglie dell’uomo (parte civile con l’avvocato Pietro Gigliotti), fino al "colpo di scena" di questa mattina. I giudici della corte d’Appello, dopo un’ora di Camera di Consiglio,  hanno infatti ribaltato la sentenza di primo grado emessa dalla dottoressa Restivo, assolvendo l’imputata “perché il fatto non sussiste”.

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Nel corso dell’attività istruttoria i testimoni escussi avevano confermato come l’imputata (difesa dall’avvocato Carlo Alongi) avesse avuto nei confronti del marito comportamenti vessatori e aggressivi, tanto da arrivare a colpirlo in varie occasioni con il lancio di oggetti e ad offederlo, anche in presenza della loro bambina. Inoltre, in sede di interrogatorio, era stata la stessa imputata ad assumersi le proprie responsabilità in merito al clima familiare che il suo ex sarebbe stato costretto a subire. 

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Una "Guerra dei Roses" in salsa perugina, quella che ha visto per protagonisti due coniugi, una separazione in corso, l’affido della figlia e un tetto coniugale “conteso”. E proprio a ridosso della separazione che la moglie avrebbe iniziato ad aggredire verbalmente e fisicamente il proprio consorte, fino alla denuncia e all'inizio del procedimento penale per maltrattamenti in famiglia,  oggi concluso con l'assoluzione piena in secondo grado di giudizio. 

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