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Cronaca Scheggia e Pascelupo

Maltempo, a Scheggia dopo la grande paura anche l'acqua corrente aiuta a ritrovare un po' di normalità

Danni in diverse frazioni, abitazioni e scantinati allagati. Volontari al lavoro per rimuovere il fango. La frana sulla Flaminia blocca una frazione

L’acqua è tornata a scorrere nei rubinetti intorno alle 16. “Adesso posso ricominciare a fare i caffè”, commenta la titolare del bar della piazza di Scheggia. Nella piazzetta i segni della pulizia delle ore precedenti che ha portato via fango e detriti, “Ma qui, davanti alla farmacia, era tutta una piscina” dice ancora. L’acqua scesa a valle dalle vie del paese si sono accumulate nello spiazzo, di fatto, raccontano, creando un piccolo grande lago. Altrove i danni che si contano sono pesanti, case e scantinati allagati. La strada che porta a Cantiano, uno dei centri marchigiani più colpiti, è transitabile, ma fango e pietre sono ancora sulla sede stradale. Lungo i tornanti che portano a Sassoferrato la scavatrice della Provincia di Perugia lavora per favorire lo scorrimento dell’acqua da monte. Del resto, riferisce la Regione Umbria, l’occlusione del tratto tombato del Fosso della Pezza, si sono verificati molteplici allagamenti ai locali posti a piano terra delle abitazioni. Nella frazione di Isola Fossara ci sono stati garage e locali a piano terra vicini al torrente sono stati allagati e i volontari di protezione civile di Sigillo e Gualdo Tadino li hanno ripuliti. Stesso problema a Ponte Calcara

Una frana sulla Flaminia, al confine con le Marche, impedisce del tutto la circolazione. La frazione di Buotano è isolata, senza luce e gas. Trenta persone sono in queste condizioni da ieri sera, quando il cielo si è fatto nero e è iniziato a piovere come poche altre volte, dicono, da queste parti si era visto.

“Una cosa del genere no, non l’avevo mai vista – ribadisce la barista, preparando le consumazioni degli avventori – Impressionante”. Ai tavolini in piazza si parla inevitabilmente dell’alluvione, si scruta il cielo che a tratti si rischiara e poi torna a farsi grigio. Riprendono a cadere gocce di pioggia, “Speriamo non come ieri, speriamo sia passata. Ma certo, qui, in molte case i danni sono stati pesanti. Abitazioni lungo la via Eugubina, per esempio, che sono state allagate. E poi il fango. Insomma, danni veri”. Lungo la via Eugubina, lungo i tornanti del Premio Fagioli si incontrano i mezzi della Protezione civile di ritorno o in direzione di un nuovo sopralluogo, in una giornata di maniche rimboccate e pala in mano a togliere il fango. In una giornata così, dopo la paura, anche poter riaprire il rubinetto e vedere l’acqua scorrere è l’occasione per accennare un sorriso.

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