Bomba d'acqua a Perugia, frane e smottamenti: la mappa delle strade riaperte al traffico
Ecco la mappa degli interventi e il punto della situazione, inviata a Regione e Governo la richiesta di attivazione dello stato di emergenza
Il nubifragio di domenica 12 giugno ha messo in ginocchio Perugia. Allagamenti, frane e frazioni allo stremo. Il Comune ha messo subito in moto la macchina del “cantiere comunale” per liberare le strade di Perugia. Ecco la mappa degli interventi e il punto della situazione.
Riaperte al traffico dopo la bonifica degli smottamenti e la ripulitura del fango la strada comunale Ponte Rio - San Marino, via Volturno a Ponte Valleceppi, via dell’Ingegneria a Pian di Massiano e la strada Tiberina Nord a Ponte Felcino. Nella giornata di oggi, mercoledì 15 giugno, saranno riaperte la strada comunale delle Selvette, la strada comunale Ponte d’Oddi - San Marco e le vie Col di Lana e Col di Tenda.
E ancora. I lavori per la riapertura della strada comunale Ponte d’Oddi – Monte Ripido, colpita da una frana, sono stati effettuati dalla stessa proprietà del fabbricato da cui si è originato il crollo, che dovrebbe a breve confermare la messa in sicurezza della scarpata e, quindi, permettere la riapertura al traffico.
“Per quel che riguarda la strada comunale del Bulagaio – spiega una nota del Comune - , chiusa per la caduta di alberi e per alcuni smottamenti, vi sono ancora dei lavori di messa in sicurezza finalizzati al taglio di alcune alberature potenzialmente pericolose. Interventi che dovrebbero essere completati entro la giornata di giovedì o, al massimo, entro la mattinata di venerdì 17”. Infine, capitolo fogne. “Umbra Acque, in collaborazione con il cantiere comunale – prosegue Palazzo dei Priori - , ha assicurato il pronto intervento per il ripristino delle condotte fognarie in Via Torelli, in via della Tintoria ed in via del Bucaccio”. Al momento sono comunque in corso le attività di rilevazione dei danni e le verifiche, per integrare la richiesta di attivazione dello stato di emergenza già presentata dal Comune di Perugia alla Regione Umbria e al Governo Renzi.
