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Cronaca Magione

Magione, aveva deciso di vendicarsi dell'ex fidanzata: ma il 118 salva lui e lei

Un marocchino di 27 anni aveva chiamato in preda ad una crisi isterica il 118 per avere un consulto su qualche farmaco per calmarsi un po'. Ma, tra una domande e l'altra, ha spiegato di volersi vendicare ed era pronto ad andare nell'abitazione dell'ex

Un operaio marocchino di 27 anni era stato lasciato dopo 4 anni di fidanzamento ed era completamente impazzito. Aveva deciso così di punirla ma prima di attuare il piano ha chiamato il 118 perchè era troppo agitato e aveva chiesto un consulto per qualche farmaco per farlo restate un po' calmo. La chiamata però gli è stata fatale perchè, alle domande del personale sanitario, ha spiegato di essere in stato confusionale a causa della fine di un amore. Ma si è fatto sfuggire anche il suo piano di vendetta verso la ex. Una operatrice con una lunga esperienza di gestione di casi analoghi, ha capito tutto ed ha incominciato a prendere tempo con il giovane chiamando contemporaneamente i Carabinieri di Magione. 

"Ho intuito dopo poche battute - racconta l'infermiera Donatella Ciuchi in servizio al 118 di Perugia, attraverso l' Ufficio Stampa del nosocomio perugino- che le minacce che proferiva alla sua ex fidanzata erano concrete, minuziose; ha specificato persino dove viveva - a pochi chilometri di distanza, da dove lui si trovava-, con tanto di nome della via e numero civico".

L'operatrice ha continuato ad intrattenere l'operaio, facendogli diverse domande con capacità oramai collaudata, utili a guadagnare tempo in attesa dei militari che lo avrebbe portato in caserma per sventare la vendetta. "Le considerazioni di non attuare gesti violenti per non spezzare due vite umane, non voleva neppure prenderle in considerazioni, ricordava piuttosto le promesse di matrimonio che si erano scambiate, i regali che il giovane aveva fatto alla fidanzata che aveva deciso di lasciarlo - prosegue Ciuchi -. L' ultimo regalo un agnellino che la ragazza avrebbe espressamente sollecitato. Siamo rimasti a parlare per 40 minuti, lui era stato generico nel dire  dove si trovasse, non era facile per i carabinieri individuare la località ,così quando ho sentito le sirene delle forze dell'ordine ho pensato che eravamo vicini alla conclusione dell'intervento".

Il marocchino è stato condotto in caserma e preso a verbale, con un rapporto dei carabinieri che avrà' un seguito giudiziario. L' operatrice del 118 è stata raggiunta successivamente dal comandate della stazione dei Carabinieri di Magione, che le ha manifestato gli apprezzamenti per la riuscita dell'operazione. Apprezzamenti che puntualmente sono arrivati anche dal Responsabile del 118: "Casi come quello di queste ore non sono infrequenti, i nostri operatori hanno competenze ed elevata professionalità grazie a corsi di comunicazione specifici e maturati sul campo".'

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