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Cronaca

Sinistra di Perugia in lutto, addio al funzionario del Partito Comunista di Berlinguer

Lo struggente ricordo del figlio: "Quando un medico, in questi ultimi giorni gli ha chiesto quale fosse stata la sua professione, lui ha risposto: sono comunista"

L’addio a un grande comunista, “padre” di una intera generazione di politici di sinistra di Perugia e dell’Umbria. Ostelio Quaglia non c’è più. E’ morto a 83 anni e lascia un vuoto nel mondo rosso di tutta la regione. Il figlio, Claudio Quaglia, lo ricorda su Facebook con un post struggente. Lo pubblichiamo per interno.

***

Ostelio Quaglia non è più fra di noi, non è più con la sua famiglia, con i suoi compagni, con la sua gente.
Era mio padre, è mio padre.
Ha vissuto intensamente e fatto molte cose. Quando un medico, in questi ultimi giorni gli ha chiesto quale fosse stata la sua professione, ha riflettuto un attimo.
So cosa ha pensato in quel momento: come fai a dire che sei stato un “funzionario di partito”, del Partito Comunista di Berlinguer ?, come fai a dire che sei stato un sindacalista della CGIL, impegnato nello SPI e nell’Auser ?. Troppo lunga la risposta, troppo stanco per sostenere l’ennesima discussione.
Ostelio ha semplicemente risposto: “sono stato comunista”. La dottoressa ha risposto “allora ci intendiamo sicuramente”.
Ora, ci sarà chi potrà sorridere a queste parole, come se fossero le parole di un vecchio nostalgico “funzionario di partito” di 83 anni.
Però so che Sandro Piermatti e Lorena Pesaresi (Ostelio era molto legato al padre di entrambi) sanno che la risposta ha un “senso compiuto”.
Come lo sanno Vincenzo Sgalla (il suo segretario della CGIL), come lo sanno Andrea Cernicchi, Wladimiro Boccali, Catiuscia MariniAlfio TodiniValentino Valentini i “giovani” che ha sempre sostenuto “in ogni momento criticamente”. Sempre sostenuti, come avrebbe fatto un “comunista” mai soddisfatto di quello che si poteva e si sarebbe potuto realizzare.
La sua è stata una vita intensa, forse ci sarà occasione, una sera fra qualche tempo, per ricordare tutti insieme, tutto ciò che questa generazione ha fatto e dato alla società civile ed ha ricevuto dalla politica.
Ostelio era di quella generazione, come ha detto oggi Veltroni, “che non ha fatto la resistenza per fare il consigliere regionale, che non ha vissuto la politica per un tornaconto, ma ha scelto questa strada per passione” e perché questo consentiva un riscatto dalla vita a cui un “ragazzo di Castiglione del Lago”, nel 1955, sembrava ineluttabilmente destinato.
Noi siamo figli di figli di contadini e carrettieri, gente che ha dovuto lavorare per studiare ed ha studiato per lavorare. Lo abbiamo fatto anche con il suo contributo e di tutti quelli della sua generazione.
Il 24 settembre 2017 è stata diagnosticata la malattia che lo ha spento.
Il 24 settembre 1961 è la data della prima Marcia della Pace Perugia-Assisi. La prima, con Aldo Capitini ed i partigiani della Pace.
Nei giorni precedenti, un “giovane comunista” di 27 anni (Ostelio), in attesa che gli nascesse un figlio (io sarei nato il 31 ottobre) era impegnato nella ripulitura dalle sterpaglie, della spianata della Rocca di Assisi, dove sarebbe arrivata la prima Marcia della Pace e poi tutte le altre.
Con Piero Mignini ne abbiamo organizzate tante altre (e tante altre feste) ed una Marcia in particolare l’abbiamo fatta insieme Ostelio, io e mio figlio. Un grande ricordo.
E’ stata una vita intensa, quella di Ostelio, che si può racchiudere in questa frase di Enrico Berlinguer: “Noi siamo convinti che il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi può essere conosciuto, interpretato, trasformato, e messo al servizio dell'uomo, del suo benessere, della sua felicità. La lotta per questo obiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita”.
Ecco, mi piace pensare, che anche se molti obiettivi non sono (ancora) stati raggiunti, la sua vita sia stata una “prova”, degna di essere vissuta.
Non ho citato tanti altri e tante altre persone a me e a lui care. Chiedo per questo scusa.
Martedì 14 novembre alle ore 10.30, chi vorrà potrà salutare Ostelio, Comunista, alla Sala del Commiato al Cimitero Monumentale di Perugia. Un abbraccio sincero

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