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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca

Prestigioso Premio internazionale al docente Fiorini: "La sua è tra le dieci più importanti scoperte del mondo"

La cerimonia di premiazione si è svolta il 14 dicembre a Shanghai alla presenza di illustri studiosi e rappresentanti delle maggiori università e istituzioni culturali del mondo

Il professore Lucio Fiorini del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università degli Studi di Perugia è stato premiato al Second Shanghai Archaeology Forum 2015 per le ricerche nello scavo di Gravisca, porto di Tarquinia, giudicato tra le dieci più importanti scoperte al mondo.

La cerimonia di premiazione si è svolta il 14 dicembre a Shanghai alla presenza di illustri studiosi e rappresentanti delle maggiori università e istituzioni culturali del mondo. Si tratta della seconda edizione del premio Shanghai Archaeology Forum organizzato dalla locale Academy, dall’Institute of Archaeology at the Chinese Academy of Social Sciences, dalla Shanghai Municipal Administration of Cultural Heritage e dalla locale University del posto. 

Il professore Lucio Fiorini del Dica dell’Ateneo perugino ha ricevuto il premio per le sue ricerche attualmente in corso nel santuario emporico di Gravisca, porto di Tarquinia, svolte in collaborazione con la Soprintendenza archeologica del Lazio. Lo scavo è stato giudicato nella sezione “Field Discovery Awards” come una delle dieci più importanti scoperte al mondo per le metodologie applicate e per i risultati ottenuti. 

Il santuario emporico di Gravisca è stato punto di arrivo e di commercio delle ricche mercanzie che attraverso il Mediterraneo giungevano a Tarquinia, diffondendosi da qui in tutto il mondo etrusco. Il santuario  legato al culto delle divinità greche Afrodite, Hera, Apollo, Demetra e al culto eroico di Adone, il cui edificio sacro rappresenta un unicum nella storia dell’architettura antica. La vita del santuario, vero e proprio porto franco utilizzato a partire dalla fine del VII secolo a.C. principalmente da mercanti greci e sicelioti,  si articola nel corso del VI sec. a.C. e dell'iniziale V sec. a.C. attraverso una serie di trasformazioni edilizie a cui è possibile connettere i grandi mutamenti riscontrabili nei flussi mercantili di quel tempo. 

“Alle campagne di scavo – sottolinea il prof. Fiorini - partecipano ogni anno numerosi studenti dell’Università di Perugia, attratti dall’importanza scientifica del sito e dalle ricerche in atto, ed anche dalla magia del luogo, situato ai margini del Parco ambientale delle Saline” .  

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