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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Torgiano

Tressette ad alta tensione, braccio rotto e costole incrinate: la lite per una partita a carte finisce davanti al giudice

Torgiano, fallito il tentativo di mediazione e risarcimento si torna in aula per sentire i testimoni. Imputato un 50enne di Assisi per aver aggredito un 70enne che giocava con gli amici al bar

Il signor Pietro, un 70enne di Torgiano, era al bar, come spesso accadeva, con i suoi amici, a giocare a tressette e briscola. Quel marzo del 2017, però, c’era anche Davide, un 50enne di Assisi, che guardava la partita e da quel giorno nulla sarà più come prima e anche giocare a carte diventa pericoloso.

L'imputato 50enne, secondo quanto raccontato dall’anziano, si sarebbe posizionato alle spalle del giocatore anziano mentre si disputava una appassionata partita a tressette. Ogni volta che il giocatore chiamava una carta o una giocata, quello dietro protestava e commentava: non si fa così, ha sbagliato a fare la giocata, doveva calare quella carta e poi quell’altra. Suscitando le proteste del giocatore (Lite al bar per una partita di carte finisce con un braccio rotto e costole incrinate).

L’anziano avrebbe più volte chiesto all’uomo di lasciarlo in pace, di non disturbare, ma visto che questo continuava lo avrebbe mandato a farsi una passeggiata. A quel punto il 50enne, non gradendo l’insulto, avrebbe spintonato l’anziano, il quale cadendo si sarebbe aggrappato al giovane e nella caduta si sarebbe rotto il braccio e alcune costole.

Una volta a terra il giovane avrebbe teso la mano all’anziano dicendo che con quella lo aiutava ad alzarsi, ma avrebbe potuto anche dargli “due schiaffi”, con la vittima che preannunciava querela.

Secondo la denuncia, nonostante l’anziano fosse finito a terra, l’aggressione sarebbe proseguita, con l’imputato che avrebbe provato ad aggredire ancora l’anziano, ma veniva trattenuto dagli avventori del bar e allontanato. Nella versione dell’imputato, invece, questi avrebbe aiutato l’anziano a rialzarsi, chiedendo di non venire picchiato una volta rimesso in piedi l’avversario.

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La vittima si recava poi in ospedale per le fratture e, in seguito, si sottoponeva a dieci sedute di fisioterapia.

Adesso le parti si sono ritrovate davanti al giudice Marino Albani. A vuoto il tentativo di ricomporre la lite con risarcimento all’anziano e remissione di querela, così toccherà ai testimoni sfilare davanti al giudice e ricostruire l’accaduto.

Il 50enne è difeso dall’avvocato Marco Piazzai, mentre l’anziano si è costituito parte civile tramite l’avvocato Roberto Quirini. Si torna in aula a giugno.

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