rotate-mobile
Cronaca

Addio Lollone, morta ad 86 anni una figura storica della destra perugina

Lando Frattegiani, una vita di militanza, di manifesti elettorali particolari e di gesti singolari

Il “sosia di Mussolini”, l’ultima “raffica di Salò” e “io non ho tradito”. Un passato nel Movimento sociale italiano, già nella sicurezza di Giorgio Almirante, poi l’esperienza nella Fiamma tricolore e nel Fronte nazionale, fino all’avvicinamento a CasaPound. La storia di Lando “Lollo” Frattegiani è tutta a destra, con la sua immancabile camicia nera e le Francesine anni ‘30 ai piedi.

Lollone, come lo chiamavano gli amici e chi lo conosceva, è morto questa mattina, dopo una breve malattia. Nato a Perugia il 15 marzo del 1935, in una famiglia composta dai genitori e altri 7 tra fratelli e sorelle. È stato un personaggio storico di Perugia, “esempio di dedizione e di spensieratezza in un mondo avverso. I suoi racconti di militanza, la tempra di un uomo di un altra generazione e la stessa gioia dei ragazzi dell'ultima raffica di Salò a cui si sentiva di appartenere” lo ricorda un amico sui social. “Questa mattina il guerriero di tante battaglie, Lando Frattegiani, detto Lollo, è andato oltre. Onore e rispetto verso chi è rimasto sempre sulla stessa barricata, fino all'ultimo secondo della sua esistenza. Ciao Lollo, quel tricolore che amavi tanto non verrà mai ammainato” si legge in nel profilo social di Antonio Ribecco di CasaPound. Una lunga sfilza di “presente” accompagna la notizia.

Recentemente, insieme con la malattia, Frattegiani aveva anche subito la sospensione della pensione dall’Inps. “Ho fatto tanto battaglie nella mia vita per difendere questa Italia, affinché abbia ancora un po' d'onore, ed eccomi qua. Ho 86 anni. Sono nato da una famiglia povera. Otto figli. E ho sempre dovuto correre per poter aiutare le mie sorelle più piccole e la mamma da quando mi è morto il papà nel '51, e adesso mi ritrovo così, disperato e senza un soldo” aveva detto in un video messaggio Lollone. Gli amici di sempre si sono mobilitati per aiutarlo, per consentire l’acquisto di medicine e alimentari.

Lollone si era candidato più volte alle elezioni, comunali e regionali, nella rossa Umbria, presentandosi con manifesti in cui campeggiava il suo volto e con richiami alla Patria, al tricolore e al Ventennio. Il 29 maggio del 2015, come Ernesto Calindri nello spot del Cynar, aveva piazzato un banchetto in mezzo alla strada, ai Tre Archi per fare campagna elettorale. Nelle interviste ribadiva con forza il suo credo politico e storico, definendosi “l'ardito”, richiamando il coraggio e il motto “Dio, Patria, famiglia”. Non aveva paura di definirsi “camerata” e raccontava della sua iscrizione a 13 anni al Movimento sociale italiano, del suo passato di attivista, “sempre in piazza”.

Lollone, però, era anche parte della memoria storica del Borgo bello, dove era nato, in via del Cortone, e dove per anni arrivava con la sua auto, parcheggiava e passeggiava con la sua camicia nera e le Francesine anni ‘30.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Addio Lollone, morta ad 86 anni una figura storica della destra perugina

PerugiaToday è in caricamento