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Cronaca

Litiga con la madre e minaccia gli agenti, poi si pente, chiede perdono e patteggia la pena

L'uomo, incensurato e unico sostegno economico della madre e di due sorelle, era stato arrestato il 1 marzo per resistenza a pubblico ufficiale

Una lite in famiglia che ha richiesto l’intervento di due pattuglie della Polizia per riportare la calma, le manette e una condanna a dieci mesi.

Protagonista un uomo che è stato arrestato dalla polizia il 1 marzo a seguito di una lite con la madre mentre si trovavano in auto alla periferia di Perugia.

La donna ha chiamato la polizia e sul posto si sono recate due pattuglie (una delle quali è finita anche fuori strada nel bloccare la vettura dell’uomo). All’arrivo degli agenti, però, l’uomo ha opposto resistenza e li ha anche minacciati. Comportamento che l’uomo ha tenuto anche una volta portato in questura. Salvo poi calmarsi la mattina successiva in tribunale.

Rimesso in libertà con la concessione del termine a difesa chiesta dal legale, l’uomo è tornato davanti al giudice oggi, riconoscendo di essersi comportato male a causa di un momento familiare negativo. Da incensurato e unico sostegno economico per la madre e due sorelle più piccole, ha chiesto di poter patteggiare la pena e di essere rimesso in piena libertà per tornare al lavoro.

Il patteggiamento è stato chiuso a dieci mesi, con pena sospesa e senza menzione.

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