"Troppi stranieri nel quartiere", "lei canta nel coro della chiesa e dice queste cose?". Lite sul bus, due donne davanti al giudice di pace
Una signora straniera ha denunciato di essere stata insultata e schiaffeggiata dopo un litigio con una conoscente
“Questi stranieri sono ovunque, io non voglio abitare in mezzo a loro” dice una donna seduta sul bus. “Perché dice queste cose” risponde un’altra donna e si scatena la lite tra schiaffi e spintoni, con le due donne che finiscono davanti al giudice di pace.
Le due donne, una italiana e una nigeria, si trovavano sullo stesso bus e si conoscevano in quanto frequentavano la stessa parrocchia. Sul mezzo c’erano una decina di persone, quando la signora straniera ha sentito l’altra che parlava con un’amica: “Ho comperato una casetta piccola, poiché non voglio andare a vivere nella case popolari in mezzo agli stranieri”.
La frase era stata pronunciata ad alta voce e aveva indispettito un’altra donna ancora, straniera anch’essa, dell’Est Europa.
La signora nigeriana faceva cenno all’altra straniera di lasciar perdere, ma poi si rivolgeva all’italiana dicendole: “Perché dici queste cose? Perché devi offendere gli stranieri?”.
Al ché la donna si alzava e le rispondeva: “Str… vai via, torna al tuo paese”. La nigeriana replicava a tono: “Non sei quella che va in chiesa a cantare?”. Suscitando la pronta risposta dell’italiana: “Che ti frega? Non è cosa che ti riguarda” e, dopo aver spintonato la donna, le sputava addosso e la colpiva con uno schiaffo al volto, prendendole un occhio.
La nigeriana reagiva, prendendo per i capelli l’altra donna e trascinandola a terra, da dove avrebbe continuato a insultare e proferire frasi ingiuriose contro gli stranieri.
L’autista del bus fermava la corsa e chiamava il 118, con l’equipaggio che portava via l’italiana, mentre la nigeriana andava a casa a piedi.
Adesso le due donne si trovano davanti al giudice di pace: l’italiana come imputata, difesa dall’avvocato Giuseppe De Lio, mentre la straniera come vittima, ma risulta irreperibile dopo essere andata alla Polizia e aver denunciato l'aggressione.