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Cronaca

Lite per il cane senza guinzaglio, spuntano manganelli, spray urticante e un'ascia: in tre sotto processo

Il litigio iniziato nel bar del Curi e poi proseguito nel piazzale fino all'intervento della Polizia

Insulti, minacce e poi l’aggressione con un manganello, spray urticante spruzzato in volto e colpi di arti marziali. Il tutto per due cani che erano venuti a troppo stretto contatto.

I tre finiti sotto processo, difesi dagli avvocati Giovanni Poggioni, Fulvio Carlo Maiorca, Anna Giulia Arena e Angelino Carlo Avola, si sarebbero affrontati nel piazzale del bar dello stadio Curi dopo aver litigato davanti al bancone.

Il proprietario di un cane di taglia piccola stava prendendo un caffè, quando aveva visto un altro cliente avvicinarsi con un animale di taglia grande, tenuto senza guinzaglio. Preoccupato per il proprio cane aveva detto all’altro: “Tienilo lontano sennò aggredisce il mio”.

Il padrone del secondo cane non aveva preso bene il consiglio, suonato più come un avvertimento, un rimprovero.

Ne era nata una discussione, divenuta un alterco e sfociata in una lite, con il proprietario del cane più grande che colpiva con un pugno al volto il rivale. Questi, a sua volta, aveva tirato fuori lo spray urticante e colpito l’aggressore.

La lite si spostava, allora, nel piazzale dello stadio, con l’intervento dei rispettivi amici, con tanto di comparsa di un manganello telescopico e un’ascia.

Il litigio veniva interrotto dall’arrivo dei una volante della Polizia e con l’accesso al Pronto soccorso per le medicazioni di ferite giudicate guaribili in dieci giorni.

Nel corso dell’udienza di oggi sono stati sentiti i testimoni che hanno raccontato la genesi e lo svolgimento della lite. Il giudice ha rinviato ad aprile per la discussione.

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