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Cronaca Centro Storico / Piazza IV Novembre

Liceo Galilei, la lunga marcia degli studenti: "Rivogliamo i nostri diritti: i corsi, le aule e le assemblee"

È un lungo “cahier de doleances” quello presentato dagli studenti del Galilei, stamane, in una partecipata manifestazione al centro storico

È un lungo “cahier de doleances” quello presentato dagli studenti del Galilei, stamane, in una partecipata manifestazione al centro storico. Robustamente presidiata dalle forze dell’ordine. Partiti dalla sede di via XIV Settembre fino a sfilare all’acropoli e in piazza Grande, per sostare ai piedi della scalinata dei Notari. 

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È qui che si è tenuta l’assemblea che rivendica una serie di diritti, a loro dire, conculcati. Innanzi tutto la vexata quaestio dei corsi di recupero. Poi il teatro in italiano, sospeso per l’anno corrente. “Non accettiamo censure!”, dicono a proposito del giornalino scolastico, già distribuito nelle classi e fatto ritirare con atto d’imperio. Affermano che la disposizione sarebbe stata emanata nel rispetto della “par condicio” in periodo di referendum. “Ma cosa c’entriamo noi con la par condicio? – dicono seccati – Mica siamo un organo di stampa né rappresentiamo parti politiche o correnti ideologiche. Siamo solo studenti che vogliono dire la loro sui temi che li riguardano!”. 

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Ma le richieste e le lamentele non si fermano qui. Tra cartelli, striscioni e cori di rivendicazione, parlano di aule non concesse al collettivo studentesco e alle mancate assemblee. Parlano dell’assenza di un organico progetto educativo che  si dipani secondo le linee guida del Piano educativo d’Istituto. Appongono firme su un lungo tazebao, a riprova di un impegno, di una partecipazione. “Alcuni – raccontano – hanno preferito stare a casa. Siamo partiti in 750 e a scuola c’erano solo 54 presenti su 1492 iscritti”. Poi fanno un accenno su presunte pressioni di qualche docente che avrebbe “caldamente” sconsigliato la partecipazione all’assemblea. Questione asserita, ma tutta da verificare.

Al termine dell’assemblea in piazza, è iniziato un processo di socializzazione musicale. Una chitarra amplificata accompagnava i cori di canzoni a tutti note. Cantate a squarciagola.

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