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Cronaca

Liceo Galilei e Iis Giordano Bruno, crollano gli iscritti: "Criticità dopo le nomine dei dirigenti scolastici"

Ordine del giorno dei consiglieri Pd Bori e Bistocchi: "Il Comune intervenga"

Dopo le assemblee, i cortei in piazza e i comunicati stampa, il caso del liceo Galilei di Perugia diventa politico. Tanto che i consiglieri comunali del Pd Tommaso Bori e Sarah Bistocchi depositano un ordine del giorno sul crollo degli iscritti. E il liceo non è solo. “Da alcuni giorni ormai - scrive il duo democratico - nella nostra città si fa un gran parlare delle problematiche inerenti due scuole storiche del capoluogo: il Liceo Galilei e l’IIS Giordano Bruno entrambi con una storia pluridecennale alle spalle. In entrambi gli istituti si è assistito ad un calo considerevole degli iscritti nell’attuale anno scolastico”. 

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E andiamo con ordine: “Per quanto riguarda il liceo Galilei - spiegano i due democratici di Palazzo dei Priori - le criticità sono venute alla ribalta grazie all’impegno di studenti e genitori che attraverso una partecipata assemblea e una manifestazione per le vie della città hanno espresso il loro disagio per la situazione in cui versa l’istituto scolastico. Le problematiche sono moltissime e spaziano dall’approvazione del bilancio, alla gestione della comunicazione interna e alla qualità della didattica come sottolineato da genitori ed insegnanti. Notizia di questi giorni è la nomina di un Commissario segno evidente che le rimostranze di studenti e genitori hanno basi solide”. Insomma, la situazione non è esattamente delle migliori. 

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Capitolo secondo, il Giordano Bruno: “L’IIS Giordano Bruno, pur con un dibattito più in sordina, ha problemi simili che sono stati sottolineati a più riprese dal personale docente, dai genitori e dagli studenti e vanno dalla comunicazione interna tramite circolari, dalla mancanza di docenti (a causa del trasferimento di personale storico esasperato dalla situazione) e alla sovrapposizione di orari per l’utilizzo delle aule tecniche”. 
 

La molla, secondo Bori e Bistocchi, è facilmente individuabile: “Le criticità in entrambi gli istituti sono emerse a seguito della nomina di due dirigenti scolastiche nel settembre 2015 effettuata, con alcune perplessità espresse dallo stesso direttore dell’Usr Petruzzo, nonostante non avessero superato il concorso per Dirigenti del 2004 per mancanza di titoli e nonostante un loro ricorso rigettato dal Tare solo grazie ad un corso di formazione sostenuto nell’estate 2015”. Insomma, concludono i due dem, “vista la situazione in cui versano le scuole crediamo che sia necessario per il Comune farsi parte attiva per avviare un dibattito serio e fattivo con Usr e Miur volto a risolvere le criticità evidenziate al fine di arginare il calo di iscritti che, se confermato anche nei prossimi anni scolastici porterà, inevitabilmente, ad un calo dell’offerta formativa e culturale da sempre fiore all’occhiello della nostra città”. Quindi, l'ordine del giorno dei due consiglieri Pd, chiede al sindaco Romizi e alla giunta “ad effettuare l'audizione degli studenti, dei docenti, del personale scolastico e dei genitori di entrambi gli istituti per ascoltare le loro criticità e ad attivarsi con l’Ufficio Scolastico Regionale e il Ministero per arginare la situazione di disagio presente nelle due scuole e che sta causando una vera e propria emorragia di studenti che stanno attraversando le due scuole perugine”.

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