Caso Meredith, ancora loro due alla ribalta: Amanda con il libro e Lele con la Svizzera

Ancora quei due. Amanda e Raffaele, accusati dell'omicidio di Meredith Kercher - dopo la cancellazione dell'assuoizione da parte della Cassazione - tengono ancora banco sul cronache. La prima continua a rilasciare anticipazioni del suo libro dove spara a zero su Perugia, la giustizia e il suo periodo di carcerazione. Mentre altri guai e sospetti si addensano su Sollecito.

Ecco partiamo da quest'ultimo: la Procura di Perugia vuole vederci chiaro sulla presunta azienda che ha messo in piedi lo studente di Giovinazzo per la quale ha ottenuto un permesso di soggiorno. Il sospetto è che sia una copertura per una eventuale fuga in caso di condanna. Sospetti. La Procura ha chiesto al 'Centro Coordinamento delle Polizie Doganali' che si trova a Ponte Chiasso di effettuare verifiche sulle "utenze telefoniche" e sulla "redditivita' della capacita' dell'azienda a cui fa capo" Raffaele Sollecito.

AMANDA KNOX - La ragazza americana Amanda Knox dopo aver rivelato di essere stata molestata da una guardia giurata in carcere ora viene fuori che la Knox pensò più volte anche al suicidio, soprattutto in relazione alla terribile possibilità di essere condannata all'ergastolo, e si immaginava morta nella propria cella. "Ho cominciato a capire come ci si può sentire intrappolati nella propria vita, ed essere così disperati da fuggire, anche se ciò significa non vivere più" - ha scritto la Knox nel suo libro, che l'editore Harper Collins ha pagato ben 4 milioni di dollari. Amanda ha inoltre scritto che se la pena fosse stata di 26 anni, all'uscita della prigione avrebbe adottato un bambino. Finora, la Knox ha trascorso 4 anni in carcere, con l'accusa di aver ucciso la coinquilina Meredith.