rotate-mobile
Cronaca

Coronavirus, lettera sulla sanità di un medico umbro: "La politica deve tacere dopo tagli ai posti letto e chiusura ospedali"

Sta facendo molto discutere la lettera aperta di un medico umbro, Sandro Pinaglia, che ha inviato al sindaco di Passignano per poterla pubblicare sui social, cosa che puntualmente il primo cittadino ha fatto

Sta facendo molto discutere la lettera aperta di un medico umbro, Sandro Pinaglia, che ha inviato al sindaco di Passignano per poterla pubblicare sui social, cosa che puntualmente il primo cittadino ha fatto. Un duro attacco ai politici che hanno tagliato e modificato il sistema sanitario nazionale - oggi chiamato a salvare il Paese - e gli evasori che pretendono di essere curati come gli altri ma non versano il giusto tributo alle casse dello Stato. Buona Lettura

********
Non essendo io registrato ringrazio Sandro che mi ha dato la possibilità sulla propria piattaforma fb di esporre il mio modesto punto di vista da medico e di semplice cittadino. Premetto che il sistema sanitario italiano è ancora il migliore al mondo. Dico “ancora” perché non so quanto potrà reggere. Questi giorni tutti si strappano le vesti per onorare l’operato di medici, infermieri e tante altre figure definite adesso “ eroi “. Almeno la politica, tutta, dovrebbe avere il buon gusto di tacere perché da anni ha fatto di tutto per rompere un giocattolo che il mondo ci invidia.

Come? Si chiudono ospedali, si riducono posti letto, non si assumono medici ed infermieri, c’è l’accesso a numero chiuso ad università e specializzazioni e poi si chiede a chi è in pensione di tornare a lavorare. Solo adesso, in una situazione di estrema criticità, si scopre la difficoltà gestionale di una sanità italiana divisa in 21 sistemi diversi. 21 regioni, ognuna delle quali sfoga la propria fantasia con investimenti spesso inutili e privi di criteri scientifici.

La conseguenza inevitabile è che un cittadino italiano non si sente tutelato allo stesso modo, si trovi esso in Piemonte, Sicilia, Puglia, Sardegna e così via. Se aggiungiamo poi che in Italia la evasione fiscale vale 100 miliardi e che gli evasori stessi pretendono poi di essere assistiti gratuitamente dallo Stato che quotidianamente frodano, siamo alla vergogna dentro un’ altra vergogna. L’Italia ne uscirà anche bene, ma solo se lavorerà in silenzio, unitariamente e a testa bassa. Poi verrà il momento in cui non si potrà più tacere su quanto sopra.
Dr. Sandro Pinaglia

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Coronavirus, lettera sulla sanità di un medico umbro: "La politica deve tacere dopo tagli ai posti letto e chiusura ospedali"

PerugiaToday è in caricamento