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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Corso Pietro Vannucci

"LA BOMBERATA" Felicioni è pronto alla 'guerra' contro il crimine: "Romizi chiami l'Esercito!"

Il consigliere della Lega Nord al Comune di Perugia Felicioni scrive al sindaco per richiedere l'intervento delle forze armate a difesa di Perugia e a sostegno delle forze dell'ordine tradizionali

A mali estremi, estremi rimedi. Come recita il detto. E da oggi anche come scrive Michelangelo Felicioni, consigliere della neonata Lega Nord al Comune di Perugia. Al primo vagito già spara (sì, è voluta) alto. La lettera aperta l’ha indirizzata nientemeno che al primo cittadino del capoluogo. Sì, Andrea Romizi.

E comincia così: “Caro Andrea, sindaco di Perugia, ti scrivo per darti un consiglio costruttivo, operativo e risolutivo per quanto concerne la sicurezza nella nostra cara amata città”. Poi continua così: “Dispiace leggere sui giornali locali titoli come: “Nuova spaccata in Centro” e ancora “ennesimo colpo  nel Centro Storico” , senza dimenticare i quartieri periferici  anch’essi presi d’assalto da balordi e delinquenti, che mi fanno tornare alla mente le dolorose giornate delle spranghe e degli accoltellamenti eseguiti da criminali “non comunitari” che hanno purtroppo caratterizzato un momento triste ed indelebile per Perugia”.

Insomma, come si alza la mattina Felicioni sembra leggere un bollettino di guerra. Tipo Baghdad ai tempi in cui era Baghdad. Senza le bombe che piovono a intervalli regolari, però. O almeno, non ancora. E allora che si fa? Nel dubbio, si passa alla mano pesante. Ancora la lettera: “Dopo gli ultimi fatti accaduti  è opportuno richiedere,  con determinazione  l’intervento  dell’Esercito italiano” (scritto grosso grosso e maiuscolo, per non farlo passare inosservato).

E lo spiega: “L’azione di supporto alla polizia locale, permetterebbe un presidio maggiore nelle vie, in difesa dei negozi, dei commercianti, dei cittadini e delle loro abitazioni. E’ urgente che venga fatta questa richiesta immediata d’intervento  per evitare altre tragedie e atti criminali nella nostra città”.

 “Preso atto, con delusione, della debole difesa dei confini nazionali adottata dal Governo in carica, con una politica buonista e senza carattere, ti suggerisco di chiedere l’inserimento di Perugia nel progetto nazionale “Città Sicura”. E’ arrivata l’ora di agire! Dobbiamo far tornare la Città di Perugia libera e sicura! I cittadini pretendono con forza un chiaro segnale dalla nuova maggioranza che governa la città”.
In poche parole, dopo le auto in corso Vannucci perché non troviamo un buchino per i carri armati? Che sarà mai. Scherzi a parte comunque anche il comune di Verona ha fatto richiesta del contributo dell'Esercito. Una richiesta che rientra, come si evince dai patti con il Governo, nel vasto protocollo dei Patti di Sicurezza.

Nota per i colleghi: che nessuno forzi più un titolo. Fidatevi.

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