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Cronaca Valfabbrica

Siccità, via a lavori della diga sul Chiascio: in arrivo 43 mln di euro

La gara d'appalto per i lavori sarà bandita alla fine dell'anno, per un intervento programmato del costo di 43 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero delle Politiche Agricole

 Si è parlato dello “Stato di attuazione dei piani di irrigazione della Provincia di Perugia” durante la seduta della prima commissione consiliare permanente della Provincia di Perugia, presieduta da Massimiliano Capitani. A partecipare sono stati Fabio Cola e Serini dell’Ente Acque Umbro-Toscane, Diego Zurli Coordinatore territoriale, infrastrutture e mobilità Regione Umbria, Ugo Giannantoni e Candia Marcucci rispettivamente Presidente e Direttore del Consorzio della Bonificazione Umbra.

A fare il quadro generale è stato Fabio Cola che ha spiegato come la diga del Chiascio in prossimità dello sbarramento, è interessata da un movimento gravitativo che impedisce l’invaso completo del serbatoio ed è per questo che negli anni 2004–2007 è stato realizzato un secondo ramo dello scarico di fondo della diga, al fine di allontanare l’imbocco del manufatto dalla zona di possibile interferenza con la massa in movimento.

Per risolvere la situazione è disponibile un intervento già programmato del costo di 43 milioni di euro, messo a disposizione dal Ministero delle politiche agricole.

Servirà le necessità del Comune di Perugia. La gara per l’appalto dei lavori – continua Cola - verrà bandita alla fine del corrente anno. Ad intervento ultimato sarà garantito un volume d’invaso nella diga pari a circa 50 milioni di metri cubi circa, che potrà essere utilizzato per il soddisfacimento delle necessità idropotabili del Comune di Perugia e per l’alimentazione irrigua delle aree già attrezzate della Valle Umbra, di competenza della Bonificazione Umbra”.

“L’emergenza idrica verificatasi nel 2002 – ha affermato Zurli - ha messo la Regione di fronte ad un bivio: abbandonare il progetto della diga del Chiascio o rimetterlo in piedi per portarlo a compimento. Ad oggi, con l’arrivo del finanziamento da parte del Ministero delle Politiche Agricole di 43 milioni di euro, l’opera si farà sicuramente e sarà completato, almeno in parte, lo schema irriguo regionale. Il completamento dei lavori sulla diga del Chiascio porterà l’Umbria ad avere due grandi invasi quali la diga di Montedoglio (che approvvigiona l’Alta Valle del Tevere, il bacino del Trasimeno ed in parte Perugia) e la diga del Chiascio che integrerà il sistema con 1000 l/s”.

Giannantoni e Marcucci, hanno illustrato lo stato dell’arte dell’irrigazione sul bacino gestito dal Consorzio mettendo in evidenza l’importanza della diga sul Marroggia (6,5 milioni di mc, di cui 3,5 destinati all’irrigazione) ed i vari attingimenti dal fiumi Topino, Clitunno e Formella.

“Con la diga del Chiascio – concludono - si riusciranno ad approvvigionare altri 1200 ettari di terreno irriguo”. Il presidente di Commissione Massimiliano Capitani a chiusura del dibattito ha ringraziato i relatori intervenuti affermando che “alla luce di quanto emerso dai lavori della commissione si evidenzia un quadro più rassicurante, nonostante nel 2011 e nel 2012 la piovosità in Umbria è scesa in maniera drammatica e consistente (446 mm di pioggia nel 2011 e 234 mm nella prima parte del 2012) rispetto ad una piovosità media che alle nostre latitudini  si attesta sui 950 mm l’anno. Per il futuro con la realizzazione della diga del Chiascio, che per il momento sarà in grado di garantire un volume d’invaso pari a 50 milioni di metri cubi circa, la situazione può sicuramente migliorare sia nel versante agricolo che idropotabile”.







 

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