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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Lascia l'auto in mezzo alla rotatoria e picchia l'autista del bus che non riusciva a passare

L'automobilista è stato condannato a tre mesi di reclusione (pena sospesa) e al risarcimento da quantificare in sede civile

Dura la vita dell’autista del bus di linea cittadino. Guidare un “bestione” di quelle dimensioni non è facile, soprattutto in mezzo ad un traffico congestionato e in vie strette, con tante rotatorie, spesso occupate da auto in sosta selvaggia.

Un autista è stato anche picchiato da un automobilista che aveva bloccato la circolazione alla rotatoria di Sant’Erminio a Perugia. Dopo aver suonato con il clacson per far spostare l’auto, infatti, è stato aggredito e malmenato dall’automobilista indisciplinato. Il fatto è avvenuto nel 2012, ma ancora se ne discute in tribunale per il processo per lesioni personali gravi. L’imputato è difeso dagli avvocati Adele Lerose e Claudio Lombardi. L’autista si è costituito parte civile tramite l’avvocato Gianni Zurino.

Ad assistere all’aggressione un collega dell’autista che seguiva con un secondo bus, bloccato nel traffico. Oggi in aula ha raccontato di come l’automobile impedisse il passaggio del bus sulla rotatoria, di come avessero entrambi suonato il clacson per far spostare l’auto e di come, appena giunto al capolinea, il suo collega fosse stato aggredito a schiaffi e calci. Tanto da riportare sul volto il segno della mano e sui vestiti l’impronta delle pedate.

L’autista aveva riportato lesioni gravi al timpano, tanto da non poter guidare, e uno stato di ansia continuo che lo aveva tenuto lontano dal lavoro per 6 mesi.

Il giudice Lucia Innocenzi, a pochi giorni dalla prescrizione del reato, ha condannato l’aggressore a tre mesi di reclusione, con pena sospesa, e al risarcimento del danno da liquidarsi in separata sede (cioè un altro procedimento, civile questa volta).

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