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Cronaca Gubbio

Derubava le signore davanti la chiesa: con un semplice abbraccio faceva sparire ogni 'prezioso'

Il giudice ha condannato uno straniero che era solito commettere dei reati davanti ad una chiesa a Gubbio. Lo straniero è stato riconosciuto sia dalla vittima che da una suora

Una condanna ad 1 anno e otto mesi di reclusione, 500 euro di multa e il pagamento delle spese processuali per furto: è questa la pena inflitta dal giudice Grimaccia questa mattina nei confronti di un cittadino rumeno, in seguito alla denuncia querela di una fedele a cui le è stata strappata una collana d’oro del valore di oltre 300 euro.

Tutto inizia nel maggio 2013: la signora sta aspettando la preghiera delle 12, all’interno di una chiesa dei cappuccini nella zona di Gubbio quando, all’improvviso, dalla sagrestia suona qualcuno. La fedele, in compagnia di alcune suore, si avvicina alla porta per aprire e trova una suora in compagnia di un giovane, che chiedeva aiuto. La donna lo invita ad uscire dalla chiesa, in quanto da lì a poco si sarebbe svolto il rituale della preghiera.

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 Accompagnato fuori a quel punto, come testimoniato oggi dalla signora che ha sporto denuncia, l’uomo le si sarebbe avvicinato facendo il gesto di aver fame in quanto non parlava molto bene in italiano.la donna, impietosita da quel gesto,  gli avrebbe offerto alcuni euro per farlo mangiare, ma lui rifiuta e le si avvicina in modo strano: “Ha iniziato quasi ad abbracciarmi, ad accarezzarmi le mani e il braccio dicendo che ero una brava signora. A quel punto, in modo educato, l'ho esortato ad allontanarsi e il giovane se ne è andato, al rientro in chiesa però, l’amara scoperta. La collana d’oro con il ciondolo a orologio, era sparito.

“Mi ha slacciato la collana senza che me ne fossi accorta, solo l’orologio aveva un valore di circa 240 euro, mentre la catena alla quale era appeso, era di venti grammi circa”. La donna denuncia il furto ai carabinieri e, tramite riconoscimento fotografico, riconosce il ladro. A testimoniare anche una suora che ha assistito all’entrata del giovane in chiesa, raccontando di come il convento fosse già stato oggetto di furti, presumibilmente compiuti dallo stesso autore. 

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Dopo circa 24 ore dalla denuncia del furto, una pattuglia di carabinieri, in seguito ad  controllo di routine, in centro a Gubbio, ferma due ragazzi, di cui uno aveva le caratteristiche fisiche descritte non solo dalla donna che ha sporto denuncia, ma anche dalla suora.Il giovane, già noto alle forze dell’ordine, viene così individuato e identificato. 

Il 30enne è finito a processo, oggi il Pm, con l’aggravante della recidiva, ha chiesto la condanna ad un anno e otto mesi, accolta dal giudice. La parte difensiva ha invece avanzato la richiesta di assoluzione. 

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