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Ieri promessa del calcio, oggi influencer del web con oltre 100.000 follower su Instagram: la storia di Giovanni

Giovanni Patiti, attaccante con la maglia del Castel Rigone, da quell’esperienza conclusasi con il debutto a 16 anni, ne ha ricavato un vantaggio: entrare in contatto con l’azienda del patron Cucinelli

Giovanni Patiti, attaccante di belle speranze con la maglia del Castel Rigone, da quell’esperienza conclusasi con il debutto a 16 anni, in prima squadra, ma anche con diverse delusioni, ne ha ricavato un vantaggio: entrare in contatto con l’azienda del patron Cucinelli.

Appesi controvoglia gli scarpini al chiodo, si è dedicato al settore della moda, che oggi rappresenta il suo futuro. Prima come modello, poi come affermato influencer ed ora come Traveling Tailor. “Ho voluto dimostrare, prima di tutti a me stesso, di poter essere autosufficiente, intraprendendo un’attività artigianale. Si tratta di andare direttamente dai clienti che hanno il piacere di indossare capi di abbigliamento, camicie e abiti su misura. L’esperienza di modello, contattare  i più grandi brand della moda internazionale , mi ha consentito di capire la differenza tra “coprirsi” e vestirsi, con gusto e personalità e di trasmettere questa filosofia alle persone che vengono in contatto con me".

Con la passione e con un eccellente  rapporto tra qualità e prezzo Patiti si sta facendo largo in un settore dove la concorrenza è infinita ma dove i rapporti personali sono alla base del successo.. Internet da una parte ha provocato la rivoluzione nel commercio, ma dall’altra favorisce chi ne coglie le opportunità, e lui sul web riscuote molto successo.

Patiti  racconta la sua storia nella trasmissione “Testimonianza dall’Umbria”, in onda su TEF Channel martedì alle ore 20.30  (piattaforma Sky canale 831).  Con lui , nel programma condotto da Mario Mariano, ci sono  altri giovani, decisi a "scalare il futuro”, Valdimir Bianchinesi, origini russe adottato da una famiglia di Terni all’età di cinque anni, e prossimo notaio; Emanuela Vasta, in dirittura d'arrivo per la laurea in scienze infermieristica  e Federica Marri, titolare di una libreria e di una casa editrice, coofondatrice della manifestazione L'isola del libro.

Giovani che mandano un segnale importante a quanti si demoralizzano quando inviamo curriculum senza ottenere risposte. “La cultura premia sempre – anticipa Federica Marri – i giovani non leggono, e spetta a noi offrire un libro su misura. Il libraio deve tornare quello di una volta, un assaggiatore di libri, cosi come fa lo chef in cucina, prima di proporre le pietanze ai clienti.”

Alla puntata in programma martedì sera partecipa anche Piero Formalini, già dirigente del commissariato di Città di Castello, balzata agli onori della cronaca per le ripetute scorribande di giovani che si cimentano in imprese pericolosissime arrampicandosi sui tetti  della città di Burri. “La repressione ha sempre dato risultati modesti- ricorda Formalini- ogni generazione ha avuto le sue problematiche, impensabile e non costruttivo far dei parallelismi, piuttosto è necessario svolgere una funzione educativa : famiglia e scuola, tornino ad essere protagonisti.Occorre ritrovare il piacere della convivialità, riappropriandosi del tempo che resta il bene più prezioso della società odierna.”

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