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Cronaca

LA SEGNALAZIONE "Cosi non va, capisco l'emergenza, ma per un esame urgente solo con il privato: tanti soldi spesi"

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA MAIL DI UNA NOSTRA LETTRICE CHE HA VOLUTO DENUNCIARE LA DIFFICOLTA', AI TEMPI DEL COVID, DI POTER FARE ESAMI ANCHE URGENTI CON IL PUBBLICO. BUONA LETTURA 

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di Daniela G.
Dovevo fare una visita abbastanza urgente, finisco in lista tramite Cup, che sui tempi mi rispondono che stanno lavorando le visite maggio-giugno. Quindi per me ci sarà posto tra la fine di febbraio-marzo. Le nuove analisi, purtruppo, hanno confermato che qualcosa non va e quindi il mio medico ha fatto una richiesta con priorità 10 giorni. Vado al Cup per ben cinque giorni consecutivi ma niente posto per questo esame nel lasso di tempo previsto e richiesto. E così, non avendo alternativa, ho fatto quello che non volevo fare: andare da privati e pagare una somma importante. Inutile dire che dopo due giorni, dopo aver pagato 300 euro più il bollo di due euro, ho svolto l'esame. Sono indignata e amareggiata perchè tutto è stato fatto e pagato tramite il Cup. Capisco il momento difficile per il covid e il recupero delle prestazioni sospese, ma tutto questo dimostra come la sanità regionale pubblica sta perdendo pezzo e tempo prezioso a favore del privato. E allora mi domando e vi domando: se una persona non può pagare deve morire? Non si gioca sulla vita delle persone.

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