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Cronaca

INVIATO CITTADINO Storie di (stra)ordinarie brutture cittadine in Porta Eburnea

Su uno storico edificio si trova una meravigliosa pietra angolare... ma ora a farle compagnia c'è un tubo...

Il tubo e il pesce… storia di (stra)ordinarie brutture cittadine in Porta Eburnea. Accade che si metta la telecamera di uscita della ZTL e la si piazzi in prossimità di un antico simbolo cittadino, meritevole di rispetto. Qui, all’inizio del rione, su uno storico edificio si trova una meravigliosa pietra angolare. Malgrado la corrosione del tempo “divoratore di cose” si distingue chiaramente il profilo di un pesce.

Ma cosa c’entra un pesce con Perugia? C’entra, e come! Quel pesce – secondo la “Perugia antica e Moderna”, di Raniero Gigliarelli – indicava la gabella, ossia la tassa da pagare per portare il pesce dal Lago Trasimeno a via della Pesceria, attuale via Oberdan. Indicava, nel contempo, la strada più breve per portare a vendere la famosa laschina del Lago e pagare il dovuto al Comune di Perugia che, in fatto di tasse, non transigeva.

Secondo altri, il pesce indicava la sottostante via della Pescara. È stato anche ipotizzato che qui si trovasse la Porta originale. Probabilmente, la Porta di San Giacomo, più in basso, doveva originariamente trovarsi arretrata, rispetto all’attuale posizione. E fin qui tutto è chiaro. Meno chiara è la ragione per la quale il palo ricurvo del supporto della telecamera – oggi eliminata – è stato lasciato sul posto. “Adesso che non serve più, sarebbe ora di rimuoverlo”, dice una signora le cui finestre si aprono proprio su quella bruttura. 

“Devo sopportare la presenza di quell’orrendo manufatto che, peraltro, non ha più alcuna funzione”, dice. Aggiungiamo che quello splendido reperto è letteralmente annegato fra tubi, fili, cavi di ogni natura e dimensione. Ma la Soprintendenza vigila?

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