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Cronaca

Inviato Cittadino - Piccolo mistero allo Sbaracco: che fine ha fatto la roulotte per lo street-food?

Storia di una roulotte apparsa e scomparsa durante lo Sbaracco al centro di Perugia. Ecco cosa è successo

Sbaracco, storia di una roulotte fantasma. Compare (da noi annunciata in esclusiva) e poi, misteriosamente, scompare. Ne avevamo anticipato la novità: non somministrazione di normale street food, ma innovativo prototipo di gastronomia urbana. Tanta l’attesa e la curiosità… ma sono pochi i perugini ad aver visto e apprezzato questo prototipo di innovazione. I fatti. Il titolare del ristorante Regina di Cuori di via della Luna aveva assunto questa iniziativa, di certo interessante. Il mezzo era stato collocato in mezzo al corso, davanti alla profumeria Bottini. Questo nella giornata di giovedì. Nessuno ha avuto nulla da obiettare. Anche perché mezzi del genere – sebbene in forma diversa, ma sempre comunque su ruote – hanno operato ormai da anni in occasione di analoghe manifestazioni, per la somministrazione di cibo o golosità.

Sta di fatto che, alle 11 di venerdì, due addetti della Municipale si presentano, avanzando l’ipotesi di comminare una severa multa di 2 mila euro. Pare che i permessi non fossero stati accordati. Insomma: che si dovesse rilevare qualche irregolarità. Quanto al soggetto o ai soggetti che si sono premurati di allertare la Municipale, solo sospetti di potenziali concorrenti. Ma non è compito di questo giornale indagare o riportare indiscrezioni che sta ad altri verificare.

Una tegola in testa. Cade dalle nuvole il titolare dell’iniziativa, il quale era stato rassicurato, dall’associazione di categoria cui è iscritto, circa la regolarità dell’autorizzazione.  Si precipita dunque dal sindaco, il quale cerca di mediare, mettendo una pezza almeno alla severa sanzione, finora solo minacciata. Da una verifica, emerge dunque che l’associazione ha inviato una mail, con ritardo, e l’autorizzazione non risulta. La risposta scritta degli uffici era infatti orientata al diniego, portando due solide giustificazioni di carattere normativo e regolamentare. Ma nulla era stato comunicato al titolare dell’iniziativa. Il quale si sarebbe astenuto dal dare seguito all’intrapresa.

Sta di fatto che il ristoratore deve far sloggiare il mezzo, tenendosi sul groppone il noleggio che andrà comunque pagato. Per non contare le materie prime appositamente acquistate per la somministrazione di alimenti particolari e non riutilizzabili nella sua normale attività. Insomma: chi resta col cerino in mano? La questione avrà un seguito e ne daremo conto. Avvenga una mediazione o si ricorra ad avvocati e carte bollate. Ci limitiamo ad osservare semplicemente che, oltre alla non esaltante figura, c’è una perdita economica netta che, di questi tempi – tra crisi e coronavirus –  fa ancora più male. Il tempo ci dirà dove stanno ragione e torto. Ma la vicenda della roulotte fantasma dispiace un po’ a tutti. E stona in un contesto di sbaracco complessivamente positivo.

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