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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

INVIATO CITTADINO Mercato Coperto, con quella scala mobile impattante tra i piedi, si perde del tutto l’effetto cannocchiale

Spieghiamo in cosa consiste e cosa comporta

PERUGINERIE. Mercato Coperto. Con quella scala mobile tra i piedi (un orrendo tamburlano) si perde del tutto l’‘effetto cannocchiale’. Spieghiamo in cosa consiste. Per far comprendere su quale aspetto si appuntino le critiche di alcuni vecchi perugini. L’effetto cannocchiale fu studiato sulla Torre degli Asinelli. Il fenomeno era già stato illustrato nel 1714 da Paolo Battista Baraldi, docente dell’Università di Bologna, in un disegno conservato presso la Biblioteca dell’Archiginnasio (foto in gallery). In questo studio, tradotto in schizzo, si mettono in evidenza i rapporti geometrici intercorrenti tra il corridoio e la torre.

Mercato Coperto, l’effetto cannocchiale’ perduto a causa della scala

Il fenomeno si può riscontrare in altri contesti. Come anche al Mercato Coperto, traguardando attraverso l’accesso di destra delle Logge di Braccio, inquadrato dal Palazzo dei Priori. O, per meglio dire, da via Fani. Come regola generale, il fenomeno è comune e viene rilevato da ognuno. Osservando attraverso un’apertura (porta o finestra), qualsiasi oggetto distante di adeguate dimensioni. In questo caso, le aperture sono addirittura tre e quindi l’effetto si enfatizza.

In pratica, accade che, allontanandosi dall’apertura, la retina dell’occhio la rileva di minori dimensioni, mentre la proiezione dell’oggetto lontano resta in sostanza tal quale sulla retina, creando un effetto percettivo paradossale. Pare, insomma, che sia l’oggetto ad espandersi all’interno di una cornice di dimensioni costanti. Si può osservare bene l’effetto utilizzando un binocolo o una macchina fotografica con lo zoom almeno di 100-200 mm.

Spiega in social l’amico Maurizio Crespigni. In riferimento all’inquadratura della porta di destra delle Logge: “Nei giorni di limpidità e luce c’è un effetto Fata Morgana, chiamato effetto cannocchiale, per il fatto che Via Fani e l’ingresso del mercato dall’arco destro e Assisi sono in asse”. Prosegue: “Questo produce un effetto cannocchiale spettacolare, specie nelle giornate assolate e limpide. Anche molti turisti lo apprezzavano e si meravigliavano”. Insomma, più ci si allontana e più il soggetto inquadrato risulta ingrandito. Sembra paradossale, ma è proprio così.

Per concludere: “Non so se il progettista allora lo aveva considerato o era una casualità. Ora questa casualità è interrotta dal tamburlano che protegge l’arrivo della scala mobile fra i piani. Se mai andrà in funzione. Ecco io protesto per questa scarsa sensibilità di chi ha redatto il progetto di ristrutturazione”. Parole di una chiarezza esemplare. Sulle quali potrebbe svolgersi qualche utile riflessione… “ma tutto questo Alice non lo sa”.

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