Via delle Cantine. Quel bagno è di nuovo agibile. Stop al degrado di un vicolo bellissimo
Via delle Cantine. Quel bagno è di nuovo agibile. Stop al degrado di un vicolo di straordinaria bellezza. Restano le polemiche su una “disuguaglianza orinaria” avanzate dall’altra metà del cielo. Intendiamoci: le critiche sono più che giustificate ma, come si dice, qualcosa è meglio di niente. Insomma, quel servizio non risolve tutti i problemi. Che sono di carattere educativo: occorrono dunque anni perché gli orinatori seriali comprendano di tenere comportamenti esecrabili. Ma intanto che si fa? Si cerca, perlomeno, di offrire la possibilità di svuotare la vescica a chi ha il buon senso e la civiltà di riconoscere dove la si può fare e dove no. Da qualche giorno, dunque, il servizio è tornato operativo. L’operazione di sblocco è stata effettuata con tempestività.
Per evitare che nel pissoir, o per terra, si gettino carte, specie quelle plasticate dei pacchetti di sigarette o merendine, si è messo a disposizione un cestino bianco, del colore della porcellana, che peraltro non disdice. C’è da augurarsi che si gettino lì le cartacce e i fazzolettini la cui cellulosa, quando s’imbevono d’acqua, intasa e impedisce il deflusso. Sono accorgimenti talmente elementari da far pensare che quegli intasamenti non siano proprio casuali e assomiglino piuttosto a sabotaggi.
Che poi ci sia chi la fa per terra… non è questione di mira, ma di inciviltà all’ennesima potenza. Sfregio? Contro chi? Chi si comporta così offende la città e umilia se stesso, riducendosi a bestia. Ricordiamo peraltro che il sistema è intelligente e si attiva sia al momento dell’avvicinamento dell’utente, sia al suo allontanamento, a funzione compiuta. L’erogatore distribuisce un getto d’acqua per ripulire. Cosa certamente ben fatta.
Dunque le premesse per il buon funzionamento ci sono tutte. Come sia, da qualche giorno – dice un residente di prossimità – la situazione pare migliorata. Conseguenza, forse, delle limitazioni imposte dalla pandemia? Essendoci meno gente in giro, specie nelle ore serali e notturne, il miglioramento è una logica conseguenza. All’Inviato Cittadino, con una punta di ottimismo, piace invece pensare che il miglioramento possa essere frutto di resipiscenza. Ottimismo da ex educatore?