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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Aethina tumida, il coleottero "distruttore" arriva in Italia: a rischio il nostro miele

I sintomi clinici dell'infestazione che devono destare sospetto sono: adulti che girano nell'alveare, gallerie nei favi (scavate dalle larve), distruzione della covata (mangiata dalle larve), modificazione del colore e fermentazione del miele

A un mese dal primo rinvenimento in Calabria di Aethina tumida (SHB), un piccolo coleottero parassita che infesta gli alveari, la USL Umbria 1 raccomanda a tutti gli apicoltori di rispettare alcune norme per il controllo e l’individuazione precoce di coleotteri atipici nei propri allevamenti. Infatti, questo parassita determina ingenti danni diretti al patrimonio apistico e anche danni indiretti se si considera il ruolo fondamentale delle api nell'impollinazione delle piante. I servizi veterinari della USL Umbria 1 sono a disposizione per incontri di tipo informativo e sopralluoghi (tel. 0755412432).

In Calabria ad oggi  si registrano 18 focolai, dove sono stati  rinvenuti coleotteri adulti e alcune larve.  La diffusione del parassita avviene per via naturale in quanto è in grado di volare ed è favorita dalla movimentazione di pacchi d’ape, colonie, sciami, favi, cera o attrezzature apistiche ma anche dalla movimentazione internazionale di terreno, frutta e ospiti alternativi (ad es. bombi). I danni derivano dal fatto che il piccolo coleottero può moltiplicarsi raggiungendo numeri molto elevati nelle colonie infestate dove mangia covata, miele e polline. In certi casi distrugge i favi e causa la fermentazione e la contaminazione del miele (con le sue feci). Se l’infestazione è molto forte e non controllata, il coleottero porta alla distruzione della colonia o all’abbandono dell’arnia. Di fondamentale importanza risulta il rintraccio e il controllo degli apiari che hanno effettuato attività di nomadismo durante il periodo estivo nella regione Calabria, o degli apicoltori che abbiano acquistato materiale biologico proveniente da tale regione. In particolare si raccomanda agli apicoltori una attenta e sistematica osservazione dei propri alveari e obbligatoria denuncia di sospetto  (O.M. 20 aprile 2004) da inoltrare alle autorità veterinarie locali. 

I sintomi clinici dell’infestazione che devono destare sospetto sono: adulti che girano nell’alveare, gallerie nei favi (scavate dalle larve), distruzione della covata (mangiata dalle larve), modificazione del colore e fermentazione del miele. Il regolare controllo degli apiari può essere effettuato anche attraverso l’impiego di specifiche trappole poste sul fondo dell’alveare (gli adulti di A. tumida si nasconderanno dalle api all’interno delle gallerie della trappola).

In caso di sospetto è necessario avvertire prima possibile le autorità competenti, che adotteranno le misure necessarie. Tutti gli adulti, larve o uova di Aethina tumida devono essere inviati immediatamente al Laboratorio nazionale di referenza e/o all’autorità competente per la loro identificazione. Va utilizzato un contenitore sigillato ed è importante fornire più informazioni possibili (nome e indirizzo, la sede dell’apiario...) Per nessuna ragione vanno spediti a mezzo posta coleotteri vivi, larve o uova: essi devono essere uccisi prima di spedirli, tenendoli in freezer per una notte o conservandoli in alcol etilico 70%.

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