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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Non vede i colleghi al lavoro e corre a casa loro: salvati dall'amico in extremis

I quattro pazienti accusano cefalea e vomito, ma non hanno mai perduto conoscenza; le loro condizioni non vengono definite gravi dai sanitari

Il monossido di carbonio fa nuove vittime. A neanche una settimana dall'episodio verificatosi a Castiglione del Lago, altre quattro persone sono finite al Santa Maria della Misericordia dopo essere rimaste intossicate. L’allarme è scattato nella tarda mattinata quando un amico dei quattro nordafricani residenti a Farneto di Colombella, non avendoli visti al lavoro, si è recato nella loro abitazione. L’uomo ha immediatamente provveduto a trasportarli con la propria autovettura al Pronto Soccorso dove al momento il responsabile, dottor Mario Capruzzi, ed il medico di turno Federico Paoletti, stanno procedendo a controllare i parametri vitali.

Come riporta l'ufficio stampa dell'ospedale di Perugia, i coinvolti hanno tutti un'età compresa tra i 40 ed i 50 anni ed al momento si trovano nella sala rossa del Pronto Soccorso per accertamenti, al termine dei quali scatterà il ricovero presso la struttura di Medicina del Lavoro. Non è comunque escluso che almeno un paio di loro, quelli che presentano i valori di ossigeno nel sangue maggiormente alterati vengano essere trasferiti a Fano per trattamenti nella camera iperbarica. Anche questa volta, come riferisce sempre una nota dell’ufficio stampa dell’Azienda a Ospedaliera di Perugia, è legata ad un braciere rimasto acceso tutta la notte.

I quattro pazienti accusano cefalea e vomito, ma non hanno mai perduto conoscenza; le loro condizioni non vengono definite gravi dai sanitari. Gli agenti del Posto Fisso di Polizia dell’Ospedale avvertiti dell’accaduto hanno disposto un sopralluogo nella abitazione dei quattro intossicati per accertare le cause dell’accaduto. Proprio ieri il Professore Giacomo Muzi direttore della struttura complessa di Medicina del Lavoro aveva lanciato un monito sulle possibili conseguenze dell’intossicazione da monossido di carbonio legato all’uso di mezzi di riscaldamento empirci e stufe difettose.

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