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INTERVISTA I proprietari del bar Sant'Erminio dicono no alle video-slot: Meglio giochi per i bimbi

Creare nuovi spazi di aggregazione, nel nome della socializzazione e della legalità a partire dai bambini, eliminando le infernali macchinette mangiasoldi per aprire il locale a laboratori ludici per tutte le famiglie. PerugiaToday ne ha parlato con gli ideatori di questo piccolo ma grande progetto, Andrea ed Elisa Cecchetti, proprietari del Bar Sant'Erminio

Ci sono piccole ma grandi storie, che, in una società dedita quasi esclusivamente ai propri interessi economici, fanno la differenza.

Ci sono piccoli ma grandi eroi che, dietro l’umiltà ed il sacrificio di una vita dedicata al lavoro, hanno ancora interesse nel procrastinare quei valori, quasi utopici, che possano ridare un segnale di speranza alle future generazioni.

Semplici idee, nuovi stimoli, che integrino il valore della famiglia all’interno di un disegno in cui aggregazione e legalità ne fanno i principi cardine. PerugiaToday ha voluto raccontare queste storie di ordinaria quotidianità per mettere in risalto quei nomi, nascosti nell’anonimato della propria umiltà, che tentano, con i propri strumenti, di dare risalto alle soluzioni, piuttosto che ai problemi.

E vogliamo partire proprio dalla storia di due fratelli, Andrea ed Elisa Cecchetti, proprietari del Bar Sant’Erminio, che hanno deciso di eliminare dal loro locale le infernali slot machine per ridisegnare un luogo che apra le porte a bambini e famiglie con laboratori  ludici e pratici, arginando, in maniera efficace, le problematiche legate alle macchinette mangia soldi che purtroppo, ora più che mai, sono una delle cause di dipendenza dal gioco d’azzardo più pericolose.

Un’educazione alla legalità ed alla socialità che possa partire proprio dai bambini.

Da che tipo di esigenza è nata l’idea di togliere le slot machine ed aprire il locale ad iniziative rivolte alle famiglie?

“L’idea di togliere le macchinette è partita a luglio del 2011 in seguito all’ennesimo furto, era inoltre diventano ingestibile continuare a conciliare l’attività ricreativa del bar e le slot machine. Noi avevamo già iniziato le prime attività dei laboratori per bambini, la domenica, ma purtroppo le attività ludiche poco conciliavano con l’ambiente che si era creato con le slot machine. Un mondo problematico e di micro criminalità”.

Come ha risposto la collettività alle vostre iniziative?

“Inizialmente è rimasta disorientata; quando per anni il locale ha un certo profilo (slot, tv, bar) far cambiare abitudine alla gente ci vuole  tempo,  per capire che c’è un disegno diverso all’interno del locale che hanno sempre frequentato”.

Di cosa si occupano, in concreto, le vostre attività?

“Oltre ai laboratori per bambini, facciamo attività di danza, cineforum, musica, lezioni di tango, balli folk come la pizzica. Questo ci ha permesso di riorganizzare il locale nel segno di nuove forme aggregative in cui chiunque, può trovare uno spazio di relazione”.

Da chi vengono gestiti i vostri laboratori?

“Da amici che hanno abilità, conoscenze ed attitudini in diversi ambiti e settori. Ad esempio quest’anno abbiamo inaugurato l’anno delle Arti e Mestieri e cerchiamo di far recuperare ai bambini i vecchi lavori manuali per far capire come si creano le cose. E far toccare con mano ai più piccoli gli “attrezzi del mestiere” dei muratori, calzolai, stimola la loro curiosità. Noi sviluppiamo e alleniamo un tipo di linguaggio rivolto alle esigenze dei bambini. Ci sono bambini stranieri e devi spiegargli in italiano e nella forma più congeniale a loro, certe tipologie di lavoro, mediare le loro domande con il relatore”.

Questi laboratori favoriscono anche una forma di integrazione..

“Si, ci sono molti bambini stranieri e questa è una bellissima cosa perché permette alla futura generazione di interagire e crescere insieme”.

 Voi organizzate anche incontri con i rappresentanti della società civile, delle forze dell’ordine, delle associazioni..

“Si, a cadenza annuale, proponiamo incontri di teoria e pratica e scegliamo quelle che per noi sono delle istituzioni che vanno ripresentate sotto la luce positiva che vedevamo noi; pompieri, carabinieri, protezione civile. Vengono in divisa e i bambini possono avere la percezione di quello che possono fare da grandi, possono fare domande, capire il senso della legalità anche attraverso queste figure”.

Come è cambiato il vostro ambiente lavorativo da quando non avete più le slot machine?

“È  cambiato totalmente ed in meglio, c’è un’aria diversa, vivibile, più serena”.

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