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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

L’emergenza barelle è finita all'Ospedale di Perugia? La realtà smentisce Orlandi…

di Carla Spagnoli *Movimento per Perugia

Ritorniamo a parlare della sanità umbra. Il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Walter Orlandi,
durante la conferenza stampa di fine anno 2015, aveva annunciato “urbi et orbi” la fine dell’emergenza 
barelle all’ospedale di Perugia e, come al solito, aveva elogiato l’eccellenza della sanità in Umbria. 
Peccato che ancora una volta le belle parole di Orlandi vengano smentite dalla realtà dei fatti: con l’inizio del nuovo anno, infatti, i corridoi dei reparti del “Santa Maria della Misericordia” continuano a essere “invasi” dai pazienti sulle barelle, tanto che a volte è quasi impossibile persino il passaggio per medici e infermieri! 

Dov’è il Direttore Orlandi? Perché non fa un giro tra i reparti e tra i pazienti? Di quale ospedale parla quando dice che l’emergenza barelle è finita? Ancora una volta Orlandi ha scelto la solita retorica strumentale e ha preferito tacere sui gravi problemi della sanità umbra, che solo lui e la Marini definiscono “eccellente”. Eppure il Direttore Generale non ci risparmia mai dichiarazioni continue sui social network e sui media: come mai? Forse in vista delle prossime nomine dei nuovi Direttori Generali? Forse Orlandi sta cercando in tutti i modi la riconferma…? 

Per fortuna a smontare il “mito” della sanità umbra virtuosa ci pensano gli ultimi dati ISTAT: l’Umbria è la Regione con meno posti letto d’Italia! Abbiamo 3 postletto ogni 1000 abitanti, al di sotto persino della soglia ministeriale che prevede 3,3 posti letto ogni 1000 abitanti! Come mai  così pochi posti letto? Forse per non assumere nuovo personale? Eppure il tasso di utilizzo degli ospedali umbri è il più alto d’Italia dopo il Molise e la Liguria. Siamo tra quelli che hanno il maggior numero di ricoveri in Italia ma la media dei giorni di degenza è bassissima (6,6 giorni)! Direttore Orlandi, non è che per caso i pazienti vengono mandati via prima per far posto ad altri? Nel leggere i dati c’è qualcosa che non va… 

Il dato sul personale dipendente ci indica che l’Umbria non è messa male ma se il personale c’è, come mai ci sono questi problemi? Forse perché medici e infermieri vengono dispersi nei vari ospedali della 
Regione? Per non parlare del numero d’interventi all’ospedale  di Perugia, di cui tanto si vantano Orlandi e la Marini. Nella Relazione annuale dell’ospedale non c’è una sola riga sulla qualità dei servizi, non viene detto se i servizi sono stati fatti bene o male, si parla solo di quantità… Anche qui c’è però da ridire: se guardiamo la chirurgia (cardiochirurgia, chirurgia vascolare, eccetera) notiamo che nel 2015 gli interventi sono diminuiti e che sono stati inferiori a quelli effettuati dall’Asl 1! Come mai? Forse gli umbri per questi interventi delicati preferiscono andare fuori? 

Ricordiamo infine che ancora oggi a Perugia manca un protocollo scritto, certificato e approvato sulle urgenze. Altro che sanità virtuosa… La colpa di tutto questo non è certo dei medici o degli infermieri, che tra mille sforzi e ostacoli cercano di garantire agli umbri un servizio degno: le responsabilità vanno cercate nei vertici sanitari, in primis in Orlandi e nella Marini, e nella loro disastrosa organizzazione che pensa solo ai conti in ordine e ai risparmi senza guardare alla salute della 
gente!

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