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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

L'INTERVENTO Waguè in difesa del Palio di Perugia: "Sarà motivo di orgoglio per i perugini"

“Nel leggere gli attacchi alla rievocazione storica, mi vedo obbligato a intervenire, oltre che come membro della Giunta comunale come cittadino di Perugia, innamorato della sua città” afferma l’assessore ai servizi educativi Diego Dramane Wagué. “Rifacendomi al filoso illuminista Voltaire, che ebbe a dire “Je ne suis pas d’accord avec tes idées, mais je me battrai jusqu’au prix de ma vie pour que tu puisses les exprimer partout et librement» (non sono d’accordo con le tue idee, ma mi batterò fino alla morte perchè tu abbia la possibilità di esprimerle ovunque e liberamente), mi sembra di vedere nelle critiche che stanno arrivando a Perugia 1416 più una condanna pregiudiziale che una costruttiva occasione di confronto».

Le critiche, se fatte in senso costruttivo sono ben accette, ma se precostruite, come in molti casi recenti, ritengo che siano dannose non solo per chi le fa, ma anche per la città nella sua interezza. Sarebbe meglio che gli scettici e i detrattori aspettassero lo svolgimento degli eventi, per verificarne il successo o l’insuccesso e poi trarre le proprie conclusioni.

La cittadinanza ha voluto il ricambio della classe dirigente perché mancavano idee, progetti e la qualità della vita nella nostra città ne aveva subito le nefaste conseguenze: i turisti non erano più attratti da Perugia, la città era tra le prime in Italia per morti di droga e le strade erano ridotte in uno stato pietoso. Vogliamo aggiungere altro?!

“Finalmente –prosegue l’assessore- è arrivata un’amministrazione di poche chiacchiere ma di tanti fatti. I turisti tornano. I dati ci dicono che, grazie al lavoro coordinato tra le Forze dell’ordine e il Comune, la delinquenza e le morti per droga si sono ridotte e le strade pian piano le stiamo rimettendo tutte a posto. Le riforme, piccole e grandi, sono in atto nei diversi settori, si stanno realizzando grandi progetti come il nuovo Mercato coperto, l’ex tabacchificio e l’ex mattatoio che daranno una fisionomia nuova ai quartieri in cui sono ubicati”.

“Le rievocazioni storiche come Perugia 1416 hanno l’obiettivo principale di farci conoscere e rivivere una parte della storia della nostra città con amore, passione e slancio, attraendo turisti, creando opportunità di investimento, facendoci conoscere nel mondo. Fanno si che possiamo riappropriarci di un  “pezzo” di storia della nostra città, giusto o sbagliato che sia, come è successo con la mostra del Perugino (che non era nato a Perugia) e del Pinturicchio. Altri volti dello stesso periodo storico, il 1400, che hanno portato a Perugia turisti e visibilità”. 

“A quel tempo, l’avvento di Braccio ha consentito a Perugia di uscire dal malgoverno e di fare riforme che hanno portato la città fuori dai debiti e dall’incertezza. Il nuovo governo della città di impronta civica condotto da Romizi arriva oggi, dopo un periodo in cui i perugini erano ormai stanchi dello “snobismo politico” dell’eletto rinchiuso nelle stanze del potere, di girare in città con preoccupazione, del degrado urbano, della minaccia della droga per i nostri figli. In un anno questo governo cittadino è riuscito a risollevare le sorti della città, indirizzandola verso prospettive future migliori”.

“Perugia ha bisogno di tutti, delle opinioni, le proposte, i progetti e anche le critiche se costruttive. Ma scagliarsi contro qualsiasi cosa per principio riporta ad una forma di «oscurantismo» e di «ancien régime»  in stile attuale, che dimostra ancora una volta che ci sono persone che non hanno accettato e non accettano il cambiamento, peraltro senza proposte alternative concrete, ma solo allo scopo di denigrare ciò che fanno gli altri”.

“Sappiamo che il nostro dovere -e ci impegniamo per realizzarlo- è di renderci tutti di nuovo orgogliosi di Perugia, facendo di noi stessi e dei turisti che la visiteranno, i migliori ambasciatori della nostra città nel mondo”. 

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