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Cronaca

Interrogatorio Giulia Marziale: nella sua casa materiale sospetto

La ragazza si è avvalsa della facoltà di non rispondere. E' accusata di danneggiamento ad un bancomat e di associazione finalizzata al terrorismo internazionale

Dopo l'interrogatorio di Settepani e Iozzi, dal carcere di Teramo anche Giulia Marziale, domiciliata a Terni, ma con un lavoro a Perugia,si è avvalsa della facoltà di non rispondere alle domande dei magistrati a riguardo dell'inchiesta della Procura della Repubblica di Perugia sul terrorismo internazionale portato avanti da cellule anarchiche italiane, greche e spagnole.

L'avvocato Ilaria Iannucci a Perugia Today si è limitata a dire che " la scelta della facoltà di non rispondere è stata fatta propria in attesa di avere una lettura chiara delle carte ed anche perchè la Marziale non aveva avuto modo anche di consultare il proprio legale". Nessun altro commento è stato fatto dall'avvocato Iannucci che ha chiesto la revoca della ordinanza di costudia in carcere. Si spesa o nella libertà immediata o negli arresti domiciliari. 

Nell'abitazione ternana dove è domiciliata Giulia Marziale - residente ad Alba in provincia di Teramo -  sarebbero stati trovati materiali che secondo gli inquirenti se assemblati possono formare pacchi bomba. Ma la difesa della Marziale avrebbe già contestato il ritrovamento: sarebbero materiali di utilizzo casalingo, racchiusi nella più classica custodia degli attrezzi.  
 
Piccole indiscrezioni. Comunque l'avvocato Iannunci sta rielaborando tutti gli elementi per poter effettuare un contro dossier per scagionare la 34enne presunta anarchica accusata di danneggiamento ad un bancomat e di associazione finalizzata al terrorismo.  
 
 

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