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Cronaca

San Martino in campo, inquinamento: da Regione contributi per 68mila euro

La Giunta Regionale dell'Umbria concede al comune di Perugia, un finanziamento di 68mila euro per la bonifica relativa alla contaminazione delle acque sotterranee

La Giunta Regionale dell'Umbria concede al comune di Perugia, su proposta dell’assessore all’Ambiente Silvano Rometti, un finanziamento di 68mila euro per la bonifica per la contaminazione delle acque sotterranee da composti organoalogenati riscontrata in una zona della frazione di San Martino in Campo. Il sito sarà inserito nel Piano regionale per la bonifica delle aree inquinate.

Prendendo atto della contaminazione delle acque sotterranee, l’assessore Rometti ha voluto affermare che: “La Regione Umbria interviene a sostegno del Comune che si è sostituito d’ufficio nelle operazioni di bonifica a causa dell’inottemperanza dei responsabili dell’inquinamento, individuati dalla Provincia di Perugia nel corso delle indagini e degli accertamenti effettuati dall’Agenzia regionale per la protezione ambientale nell’ambito delle attività di controllo sul territorio”.

“Nonostante la ristrettezza delle risorse finanziarie – ha rilevato – la bonifica delle aree inquinate rappresenta, infatti, una delle priorità dell’amministrazione regionale. Per questo abbiamo garantito il finanziamento al Comune di Perugia, attingendo alle risorse comunitarie del ‘Por Fesr’, il Programma operativo regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale 2007-2013, e in particolare dall’Asse II Ambiente, attività Recupero e riconversione di siti degradati”.

Il provvedimento della Giunta regionale permetterà di effettuare il Piano di caratterizzazione ambientale, del costo totale di 85mila euro, propedeutico alla realizzazione degli eventuali interventi di bonifica, che saranno eseguiti nei modi e con i metodi previsti dalla normativa nazionale. Il Comune di Perugia, oltre a cofinanziare il Piano per un importo pari al 20 per cento del costo totale, dovrà attivare le azioni di rivalsa nei confronti del responsabile dell’inquinamento e, nel caso queste abbiano esito positivo, dovrà restituire alla Regione Umbria il contributo concesso per l’intervento.
 

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