Infiltrazioni mafiose a Perugia, il Tribunale di Crotone emette condanne per 80 anni di carcere. Droga, frodi e violenze: tutti i condannati
Erano 11 gli imputati legati a vario titolo all'Umbria e che operavano nella provincia di Perugia
Una pioggia di condanne per le infiltrazioni mafiose in Umbria. Solno 30 gli anni di reclusione per il boss Alfonso Mannolo, diciannove anni per il figlio Remo e 17 anni e 2 mesi a Giuseppe Benincasa considerato il terminale del clan in Umbria, comminate dal Tribunale di Crotone che ha disposto diciannove condanne e nove assoluzioni al termine del processo di primo grado a carico di 28 imputati, scaturito dalle inchieste “Malapianta” e “Infectio”.
Le due operazioni erano state portate a termine dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia, tra maggio e dicembre 2019, tra Cutro, in Calabria, e l’Umbria due colpi disarticolando anche le ramificazioni del clan cutrese nella provincia di Perugia.
Il Tribunale ha disposto anche il risarcimento alle parti civili tra cui ci sono i comuni di Cutro e Perugia, la Regione Calabria, la Regione Umbria e il Comune di Perugia, la Unicredit , gli imprenditori titolari del villaggi turistici vittima di estorsione.
Il collegio degli avvocati è composto dagli avvocati Donatella Panzarola, Antonio Recupero, Nicola Cantafora Antonio Cozza, Mario Nigro, Mario Patro, Lucio Canzoniere, Giuseppe Di Renzo, Gaetano del Sole, Tiziano Saporito, Luigi Colacino, Luigi Falcone, Giuseppe Salivetto, Giovanni Scarpino, Tiziana Paletta, Alessandro Bavaro, Vincenzo Nobile, Marco Cordelli, Gabriele Corona, Francesco Calabrò, Vincenzo Ioppoli, Francesco Calzone, Pietro Pitari, Giuseppe Fonte, Maria Raffaella Talotta, Vittorio Ranieri, Marco Dordelli, Salvatore Iannone, Rita Urbani, Frank Mario Santacroce, Chiara Penna, Vincenzo Cicino, Fabrizio Salviati, Massimiliano Carnovalle, Giuseppe Carvelli, Lorenzo Manfro, Francesco Verri, Maria Claudia Conidi, Gregorio Viscomi, Paolo Carnuccio, Giuseppe Bagnato, Salvatore Fortunato Giordano, Giuseppe Mercurio, Aldo Truncé, Elisabetta Gualtieri, Saschia Soli, Pietro Funaro, , Piero Mancuso.
Le condanne
Alberto Benincasa 4 anni e 6 mesi
Antonella Bevilacqua 11 anni e 50mila euro di multa
Mario Cicerone 7 anni, 6 mesi e 7mila euro di multa
Valentina Danieli 2 anni, 6 mesi e 2500 euro di multa
Antonio De Franco 13 anni
Ciro Di Macco 3 anni e 6 mesi
Francesco Falcone 16 anni
Roberto Fusari 3 anni e 9 mesi
Piero Giacchetta 3 anni
Luigi Giappichini 5 anni e 20mila euro di multa
Luca Mancuso Trabucco 4 anni
Paolo Menicucci 5 anni
Annunziato Profiti 4 anni e 4mila euro di multa
Pasquale Nicola Profiti 8 anni
Pietro Russo 3 anni e 7mila euro di multa
Renzo Tiburzi 3 anni.
In Umbra erano stati effettuati 27 arresti e il sequestro di beni per circa 10 milioni di euro. Nelle intercettazioni erano emersi anche i presunti collegamenti con la politica, con gli imputati che si vantavano di essere in contatto con alcui candidati e consiglieri comunali perugini.
Le accuse erano quelle di associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e occultamento di armi clandestine, minacce, violenza privata, associazione a delinquere finalizzata alla consumazione di una serie di reati di natura contabile o economico-finanziaria strumentali alla realizzazione sistematica di frodi in danno del sistema bancario.