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Cronaca Panicale

Indennità di servizio illegittime, ex sindaco e due dipendenti a processo davanti alla Corte dei conti

Per la Procura contabile il dipendente non poteva svolgere le funzioni di ausiliare del traffico. I giudici: "Il danno ci sarebbe stato se non avesse fatto le multe"

Un ausiliare del traffico, un dirigente comunale e un ex sindaco sotto processo davanti alla Corte dei conti regionale per gli straordinari concessi al primo nello svolgimento dei suo lavoro. Secondo la Procura contabile non sarebbe stato autorizzato ai controlli stradali e, quindi, neanche a prendere gli straordinari.

La Procura contabile ha valutato che dai comportamenti dei tre coinvolti, il Comune di Panicale avrebbe soffeto un danno di 30mila euro. I tre, difesi dagli avvocati Massimo Rossini, Chiara Coletti, Alessandra Coviello e Alessandro Scarongella, sarebbero responsabili del conferimento ad un dipendente della qualifica di ausiliario del traffico addetto ai servizi di polizia stradale e di aver pagato gli straordinari allo stesso nello svolgimento delle funzioni di polizia stradale.

Secondo la Procura contabile il dipendente non avrebbe avuto titolo a svolgere quel lavoro, né a riscuotere gli straordinari. Il corso interno di qualificazione sostenuto dal dipendente, svolto in forma semplificata, “poteva rientrare nella formazione finalizzata a sostenere l’esame necessario per ottenere la qualifica di ausiliario del traffico, ma non poteva in alcun modo determinare le attribuzioni delle funzioni di polizia stradale previste dal Codice della strada”. I tre soggetti, inoltre, erano indagati dalla Procura di Perugia per concussione. L’11 ottobre 2018, però, il giudice per l’udienza preliminare ha disposto il non luogo a procedere nei confronti dell’ex sindaco e rinviato a giudizio gli altri due.

La Procura erariale ha ravvisato un danno erariale di 9.078 euro, corrispondenti alle indennità di turno.

I giudici contabili, dopo aver esaminato norme, regolamenti e sulla base della giurisprudenza, hanno dato per assodato che il dipendente abbia svolto “in forma turnaria i servizi di polizia stradale per i quali ha ricevuto le indennità di turno”, ma che eventuali vantaggi, economici in questo caso, non sono riconducibili ad “una condotta illecita o da un provvedimento illegittimo”. Il danno, al contrario, si sarebbe verificato se non avesse svolto le funzioni cui era demandato. Quanto “alla legittimità dell’attribuzione della qualifica, essa è avvenuta in presenza di tutti gli elementi richiesti dalla richiamata norma di riferimento”.

Le indennità, quindi, sono state concesso per “l’effettivo e corretto svolgimento del servizio” e su incarico del Comune. Ne consegue il proscioglimento pieno, nel merito, da ogni addebito dei tre soggetti.

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