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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Università, gli studenti danno i voti all'Ateneo: prof, didattica, spazi ed esami. Ben 8 su 10 più che soddisfatti

Il rapporto del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea sull’Università degli Studi di Perugia evidenzia come sia costante il trend di soddisfazione degli studenti per i corsi offerti dall’Ateneo

"L’esperienza complessiva condotta presso l’Università degli Studi di Perugia è stata gradita da oltre l’88% degli intervistati studenti": cresce in positivo il giudizio finale di chi ha frequentato una delle facoltà dell'Ateneo perugino.  Quasi 9 studenti su 10 si dicono soddisfatti di aver studiato e vissuto a Perugia e ora si apprestano a lasciare le aule di studio senza rimpianti per andare a trovarsi un posto nel mondo del lavoro. Il dato arriva dal rapporto del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea sull’Università degli Studi di Perugia evidenzia come sia costante il trend di soddisfazione degli studenti per i corsi offerti dall’Ateneo. 

Le strategie intraprese sia nell’ambito del miglioramento della qualità dei corsi di studio, della realizzazione di ambienti formativi stimolanti e costruttivi, di un orientamento capillare, dei servizi agli studenti e dell’internazionalizzazione dei percorsi hanno portato ad una percentuale di laureati in corso del 58,4%, aumentati di oltre il 5% rispetto agli stessi dati dell’anno precedente, con voti di laurea ben oltre la media nazionale. In aumento anche la soddisfazione espressa per il rapporto con i docenti (che si attesta al 86,9% rispetto al 85% del 2018), per il carico di studio adeguato (risultato oltre l’80%) e per l’adeguatezza delle aule (attestata al 72,6%, con un aumento di oltre il 2% nell’ultimo anno e del 7% se si considera il quadriennio). 

 A generare un alto livello di gradimento hanno influito, oltre alle attività sopracitate, un aumento di tutte le azioni volte a incrementare le attività di tirocinio riconosciuto nei corsi di Laurea, passati nel quadriennio dal 55,8% al 72,1%, e delle attività di studio riconosciute all’estero, che superano quota 11%. I corsi sono risultati attrattivi sia per gli studenti da fuori regione, che rappresentano il 31,8% dei laureati, sia per gli studenti stranieri, con una percentuale del 3,9%, a conferma dei livelli di eccellenza già riscontrati nel 2018. In aumento anche la percentuale di chi si iscriverebbe nuovamente allo stesso corso dell’Ateneo, al 69,7% contro il 68,9% del 2018 e 62,2% del 2015.

LA NOTA STONATA - La situazione occupazionale dei laureati in generale sembra aver avuto a livello nazionale una lieve flessione rispetto a quanto individuato negli anni precedenti, e tale situazione, nonostante gli sforzi messi in campo per un servizio di orientamento in uscita sempre più efficiente, è percepibile anche per i laureati dell’Ateneo. La situazione regionale incide anche sul livello retributivo dei laureati occupati. In contrapposizione, il valore attribuito all’efficacia percepita del titolo conseguito ha subito un netto aumento con percentuale, a 1 anno dalla laurea, del 64,5% rispetto al 45,7% del 2018 e, a 5 anni dalla laurea, con livelli di oltre il 5 punti maggiori rispetto ai dati nazionali.
 

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