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Cronaca

LA GRANDE TRUFFA | Vendevano abbonamenti "clonati" per vedere Sky, Dazn, Netflix. Clan in manette. Sequestri e sospetti anche a Perugia

"Approfondiremo le indagini e le posizioni anche di chi distribuisce e di chi acquista questa forma illegale di produzione. Ricordiamoci che è un mercato illegale che alimenta altri mercati criminali"

Un bacino di 900mila clienti - molti fedelissimi altri invece saltuari -, un giro di affari quantificato in 10milioni di euro, una struttura criminale articolata in 5 città del Sud, con Catania centro principale e da dove sono partite le indagini della Guardia di Finanza. Un business ricco e crescente: diffondere lo streaming clonato e rubato alle piattaforme Sky, Dazn, Mediaset, Amazon Prime, Netflix, rivendendolo illegalmente con abbonamenti a basso prezzo - a 10 euro - a soggetti consapevoli dell'operazione illegale. Sono settanta le persone accusate di appartenenti ad una associazione a delinquere Le forze dell'ordine, sempre coordinate dalla Procura di Catania, sono entrate in azione anche a Perugia dove hanno ispezionato diversi locali e alcuni soggetti che potrebbero far parte, con ruoli da accertare, in questo soldalizio criminale. A Perugia, da quanto si apprende, è stato sequastrato importante materiale collegato alla vendita degli abbonamenti per lo streaming delle grandi piattaforme. 

CATANIATODAY - Ormai siamo una organizzazione, c'è un boss... 5 capi decine": l'operazione "Gotha" contro lo streaming illegale

L'INDAGINE - I rivenditori (reseller) degli abbonamenti falsi, guadagnavano pochi euro per ogni abbonamento venduto, ad una media di 10 euro al mese. Uno dei canali di comunicazione privilegiato dall’associazione per la diffusione delel informazioni di vendita è stata l’app di messaggistica Telegram. I pagamenti avvenivano in contanti o su carte fittiziamente intestate a cittadini ignari del furto di identità digitale subito. Numerose le accuse di cui dovranno rispondere gli indagati: truffa, sostituzione di persone, fabbricazione di documenti di identità falsi, falsificazione di carte prepagate, danneggiamento di informazioni, dati e programmi informatici, accesso abusivo a sistema informatico, truffa, ricettazione e spaccio di sostanza stupefacente.

IL MESSAGGIO AI CLIENTI COMPIACENTI - "Oltre alla posizione dei 70 indagati - hanno spiegato da Catania - approfondiremo le indagini e le posizioni anche di chi distribuisce e di chi acquista questa forma illegale di produzione. Ricordiamoci che è un mercato illegale che alimenta altri mercati criminali. Chi fa l'abbonamento illegale magari pensa che sta facendo una piccola cosa, ma in realtà  fattivamente finanzia un mercato criminale con ricavi enormi. Stiamo parlando - ha ricordato Gabrielli - del 70% del mercato illegale che stiamo disarticolando intervenendo anche nell'infrastruttura criminale tecnica. Il 'Gotha' è italiano, ma l'infrastruttura informatica è straniera. Legami con Cosa nostra? Al momento non abbiamo evidenze di questo tipo".

IL COMMENTO - In merito all’operazione Gotha condotta della Polizia di Stato contro la pirateria audiovisiva, l’amministratore delegato di Sky Italia, Andrea Duilio, commenta: “Voglio congratularmi con la Polizia Postale per gli importanti risultati raggiunti con l’operazione “Gotha”, che dimostrano ancora una volta quanto la pirateria sia un fenomeno gestito dalla criminalità organizzata. Sky è, e sarà sempre, al fianco delle forze dell’ordine in questa lotta in difesa dell’industria audiovisiva e a tutela di tutti coloro che si abbonano legalmente”.

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