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Cronaca

Rivelazione del segreto d’ufficio, indagata procuratore aggiunto e due carabinieri: nuovi sviluppi

Presunte fughe di notizie su un fascicolo aperto dalla procura perugina. L'inchiesta della procura fiorentina nascerebbe da alcune intercettazioni. Si indaga anche sulle gomme forate a un pm

La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Perché, ad essere indagata in concorso con altri due carabinieri, è il procuratore aggiunto Antonella Duchini, per anni in forza alla Dda (Direzione distrettuale anti – mafia) con l’ipotesi di reato di rivelazione del segreto d' ufficio. E’ quanto ipotizza la procura di Firenze che indaga – per competenza territoriale – sul magistrato e su altri due carabinieri (l’ex luogotenente del Ros Orazio Gisabella e Costanzo Leone), con tanto di “visita” in uno degli uffici della procura per acquisire alcuni materiali informatici utili agli accertamenti dei magistrati fiorentini.

Ciò che trapela – il tutto è mantenuto nello stretto riserbo – è che l’indagine aperta sia nata a seguito di alcune intercettazioni telefoniche e riguarderebbe alcune presunte fughe di notizie relative a un fascicolo che la procura perugina aveva aperto sul gruppo della famiglia di industriali Colaiacovo.  La stessa “dinasty del cemento” era finita al centro di un processo penale dove alcuni familiari erano stati inquisiti dalla stessa Duchini per una presunta faida familiare per far fuori le guide indiscusse del gruppo Colacem. Vicenda questa, finita con una assoluzione definitiva. Poi, sempre sulla vicenda  di un ramo della famiglia Colaiacovo, era stato aperta una inchiesta per questioni legate a presunti falsi in bilancio. 

Il titolare del fascicolo che vede indagati in concorso l’aggiunto e gli altri due militari (in congedo) è il pm toscano Luca Turco che sta cercando di far luce su un preciso (seppur presunto) segmento temporale che andrebbe dall’ottobre 2016 all’aprile del 2017. I difensori della Duchini – Nicola di Mario e Michele Nannarone – già ieri avevano espresso la massima collaborazione da parte della loro assistita nel fornire alcuni supporti informatici a seguito della perquisizione.

Le indagini continuano e la procura fiorentina sta ora indagando anche su un altro fatto, inquietante, accaduto ai danni del pm Paolo Abbritti. Qualche giorno fa qualcuno è entrato nel parcheggio del condomio del magistrato per danneggiare la sua auto: in particolare sono state squarciate due gomme.Un "mistero" che la procura toscana sta cercando di sciogliere. Il magistrato Abbritti, insieme al collega Mario Formisano, è titolare del fascicolo per corruzione partito da Palermo e che ha visto indagato l'ex Ros Gisabella.  

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